Toscana

Nazifascismo: cerimonia al binario 16 di Santa Maria Novella ricorda ebrei fiorentini deportati

Furono circa 300 gli ebrei fiorentini rastrellati tra il 6 e il 9 novembre 1943 poi deportati nei campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau. Il primo convoglio partì proprio il 9 novembre dal binario 16 della stazione di Santa Maria Novella. Di loro solo 15 tornarono a casa. Come ogni anno la Comunità ebraica di Firenze e il Comune di Firenze in collaborazione con tutte le istituzioni e associazioni toscane civili, militari e religiose, commemorano questa deportazione con una cerimonia al Binario 16. Una cerimonia alla quale, abitualmente partecipano studenti delle scuole fiorentine, che depositano corone di fiori in testa al binario, dove nel 2013 è stato collocato un monumento realizzato da Nicola Rossini. 

In considerazione dei provvedimenti restrittivi per l’emergenza sanitaria in atto, quest’anno lo svolgimento della cerimonia commemorativa del 9 novembre al Binario 16 ha avuto luogo in presenza in forma ridotta prima di spostarsi online. Presenti tra gli altri il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, il presidente della Comunità ebraica, Enrico Fink, l’assessore comunale al Welfare, Sara Funaro, quello ai rapporti con le confessioni religiose Alessandro Martini, monsignor Vasco Giuliani, il rabbino Gadi Piperno, l’Imam Izzedin Ezir. 

“Accadde di sabato, di prima mattina, durante la celebrazione dello Shabbat, e fu una vera e propria razzia. Il 6 novembre 1943 il comando nazista, in assetto da guerra, avviò a Firenze la cattura e la deportazione degli ebrei fiorentini. Nella sinagoga aperta per il giorno dedicato alla preghiera, i fedeli in raccoglimento vennero catturati e fatti salire sui camion. Poi, con un elenco di indirizzi precisi, le SS si diressero verso le abitazioni di altri ebrei. Ne catturarono 300 e il 9 novembre li caricarono sui treni diretti ad Auschwitz Birkenau dove arrivarono il 14 novembre. Solo 107 superarono la selezione per l’immissione nel campo. Gli altri vennero immediatamente eliminati. Nell’elenco dei deportati figuravano anche otto bambini nati dopo il 1930 e trenta anziani, nati prima del 1884. Dei cittadini fiorentini deportati nei lager dal 6 novembre del 1943 in poi, solo 15 tornarono indietro: otto donne e sette uomini”, ha ricordato il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo. “Siamo testimoni della storia. Ancora di più in questi giorni difficili che vedono tutte le comunità impegnate a sostenersi vicendevolmente. Alla Regione, alle Istituzioni, tocca la responsabilità di tenere viva e alta la memoria, il dovere di tramandarla alle nuove generazioni”, ha aggiunto Mazzeo. Che, nel suo intervento, ha voluto ricordare la figura di Silvano Sarti, il partigiano Pillo, scomparso all’inizio dello scorso anno. “Quando gli veniva chiesto come mai continuasse senza sosta a raccontare la sua storia nelle scuole lui rispondeva con una metafora che mi è sempre rimasta in mente, dicendo che quello era ‘come tirare secchiate d’acqua e a forza di tirarle qualcuno si bagnerà’. Ecco, mi piace pensare che noi dobbiamo continuare ad agire in questo modo e a cercare di bagnare più persone possibile”. “Il nostro contributo – conclude il presidente – dovrà essere indirizzato anche per frenare i processi di rabbia, di odio e intolleranza che stanno avvenendo in tutto il mondo e che purtroppo si moltiplicano. La Toscana deve continuare ad essere la terra dei diritti, della speranza e dell’accoglienza che tutti conoscono e solo grazie all’impegno di ciascuno di noi potremo davvero riuscire a non dimenticare e fare in modo che certi orrori non avvengano mai più”. 

Sul sito, sulla pagina Facebook “Firenze Ebraica” e sul canale YouTube del neo presidente della Comunità Ebraica di Firenze Enrico Fink è trasmesso un video per condividere la memoria della tragica deportazione, nel quale scorrono i nomi dei deportati da Firenze, come risultano dalle lapidi apposte nel giardino della Sinagoga, accompagnati da una registrazione del canto del compianto Rabbino Fernando Belgrado. Alle 20,30 sulla piattaforma di Zoom al link https://baruch.zoom.us/j/6201696333 per illuminare insieme tutti i Batè. Hakeneset in Italia. Con questo gesto di luce, ricordiamo insieme la “Notte dei Cristalli”.   

Video e sito a cura di Frankenstein Progetti di Vita Digitale https://www.firenzebraica.it/binario-16/ 

YouTube: https://youtu.be/rOmQS5cKSnU 

Facebook: https://www.facebook.com/watch/?v=413376879678199