Cultura & Società
Morto l’artista Vangi: così spiegava le opere di Arezzo
Nell'intervista di Tsd l'artista spiegava le opere realizzate nella cattedrale aretina
Anche le diocesi della Toscana ricordano l’artista Giuliano Vangi: diverse sue opere sono conservate in chiese e cattedrali della nostra regione. Nato a Barberino di Mugello nel 1931, Vangi ha studiato all’Istituto d’Arte e all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Da oltre 50 anni viveva a Pesaro, dove dal 1950 al 1959 ha insegnato presso l’Istituto d’arte.
Tra i numerosi monumenti realizzati, la statua di San Giovanni Battista a Firenze, La lupa in Piazza Postierla a Siena, il nuovo altare e l’ambone del Duomo di Pisa e diver5se opere nella cattedrale di Arezzo. E ancora la grande scultura in marmo Varcare la Soglia al nuovo ingresso dei Musei Vaticani. Ha collaborato con Renzo Piano e Mario Botta. Accanto fino all’ultimo la moglie Graziella.
“Esprimo sentito cordoglio per la scomparsa di Giuliano Vangi, un grande protagonista della scultura italiana del Novecento che, con la sua opera, ha saputo cogliere e trasmettere il senso del sacro che è proprio dell’arte”. Questa la dichiarazione del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
Cordoglio è stato espresso anche dal governatore della Toscana Eugenio Giani, dal sindaco di Barberino di Mugello Matteo Ricci