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Terra Santa: card. Pizzaballa, “invito i pellegrini a tornare”
Il patriarca latino di Gerusalemme in una intervista rilasciata al Christian Media Center (Cmc) della Custodia di Terra Santa sottolinea: "Fare il pellegrinaggio è sicuro”
“Credo che sia tempo anche di invitare i pellegrini a tornare in Terra Santa. Capisco molto bene che c’è tanta paura. Capisco che le immagini che arrivano dai media sono immagini che spaventano, però penso che sia possibile oggi. È sicuro fare il pellegrinaggio in Terra Santa, magari non completo come nel passato, però sarebbe una forma molto bella, molto concreta, di sostegno alla piccola comunità di Betlemme”. È quanto affermato dal patriarca latino di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa, in una intervista rilasciata al Christian Media Center (Cmc) della Custodia di Terra Santa.
Parlando della Pasqua, il cardinale ha ribadito che “la preghiera è un grande aiuto innanzitutto. Soprattutto a Pasqua. Perché i due momenti principali dell’anno liturgico, Natale, Pasqua, non si possono celebrare senza pronunciare il nome di Gerusalemme. Per cui, e in modo particolare la Pasqua è un abbraccio che tutta la Chiesa del mondo nella preghiera fa alla Chiesa di Gerusalemme, dove la Pasqua è stata celebrata e ancora si celebra negli stessi luoghi. E poi è anche il momento nel quale c’è la colletta del Venerdì Santo che è uno strumento importante. La preghiera deve trasformarsi anche in un’azione, un gesto, un’attenzione concreta soprattutto a questa piccola chiesa, questa piccola comunità”.
“Non si può pensare Gerusalemme e la Terra Santa senza i cristiani – ha concluso -. Fin dal principio, fin dai tempi di Gesù, ci si è sempre ritrovati qui, nei luoghi per fare memoria proprio della vita di Gesù, della sua testimonianza, soprattutto come Chiesa. É importante dunque che questa, che è la vocazione della Chiesa, continui qui in Terra Santa, con una comunità che, anche se piccola, tenga viva la memoria concreta di ciò che Gesù ha fatto qui”.