Toscana
Pistoia, la risposta della diocesi a Cerdini (Lega): “Il seminario, un bene a servizio di tutti”
“In merito alle dichiarazioni della consigliera della Lega Nord Cinzia Cerdini, siamo costretti a sottolineare ciò che parrebbe assolutamente ovvio: la Diocesi e il Seminario possiedono degli edifici storici vincolati ai sensi di legge che tutto sono al di fuori di castelli e «splendide» ville su cui speculare e vivere in agiatezza. È bene ricordare che nel palazzo vescovile, oltre all’appartamento del vescovo, hanno sede gli uffici di Curia, l’istituto di sostentamento clero, gli appartamenti della Suore “figlie di Sant’Anna” i depositi del Museo Diocesano”. Inizia così il comunicato della diocesi che risponde all’intervento effettuato nella giornata di lunedì 28 settembre in consiglio comunale a Pistoia sulla questione Vicofaro da parte della consigliera della Lega, Cinzia Cerdini, da sempre vicina a questo tema ed in prima linea al fianco dei cittadini. La consigliere aveva detto che la soluzione per Vicofaro c’era: “Ci sono palazzi e castelli della Chiesa disabitati, i migranti possono essere portati li”.
“Siamo costretti anche a ricordare – continua il comunicato della diocesi – che nel «mega immobile denominato “Seminario”» – come lo definisce Cerdini – oltre ai locali per i seminaristi, sono presenti gli alloggi dei presbiteri, alcuni non autosufficienti e bisognosi di assistenza. Il piano superiore della struttura, poi, è in gran parte anche occupato dal vasto patrimonio librario e archivistico della Diocesi e del Seminario. Nella struttura trovano sede molte associazioni cattoliche e non, mentre nell’aula magna si svolge regolarmente – senza considerare le restrizioni attuali dovute al Covid – una vasta attività musicale e di convegnistica laica e religiosa. In uno dei bracci della struttura ricavato tra le «migliaia di mq di superficie coperta» soggette al pagamento Tari, ha sede il centro Alzheimer, punto di riferimento per i malati e le loro famiglie, riconosciuto dalla Asl e dalla società della salute, gestito dalla Fondazione Sant’Atto. Al piano superiore è invece presente la foresteria, che ospita molte persone ad affitti calmierati. L’altro braccio è in gran parte affittato ad aziende private e a società sportive. All’interno dell’Antico Monastero Olivetano oggi ha sede il centro diurno Casa dell’Anziano e, per il prossimo futuro, sono in corso di studio progetti di ridefinizione e ampliamento delle attività, sempre con obiettivo l’aiuto degli ultimi e di chi è in difficoltà. Villa Rospigliosi a Candeglia è sede di incontri del clero, ospita ritiri di movimenti e associazioni e parrocchie provenienti da tutta Italia. È bene inoltre ricordare che in una palazzina in via zahamenof, destinata di solito ad alloggio del vicario generale, sono sistemati diversi migranti facenti parte del progetto per l’autonomia “Tenda di Abramo”, che sta dando ottimi risultati. Non per ultimo, da alcune settimane il seminario ospita 4 classi dell’Istituto superiore Pacini”.
“Come è evidente “i beni di lusso” della Diocesi e del Seminario – sottolinea la diocesi – sono destinati ad attività che non riguardano soltanto la Chiesa, ma che coinvolgono direttamente – e da sempre – tutta la città di Pistoia. Chiaramente non sono i metri quadri a risolvere le dinamiche migratorie e i problemi dell’accoglienza, tanto meno quelli creati da politiche poco lungimiranti. In questo senso la Diocesi non ha mai sottovalutato le criticità presenti nella parrocchia di Vicofaro, rendendosi disponibile più volte a soluzioni condivise; l’ultima azione è stata la ricollocazione di decine di migranti grazie alla preziosa collaborazione della parrocchia di Spazzavento, proprietaria e detentrice dei locali in cui si svolge l’accoglienza”.
“In questo clima di scontro velenoso e improduttivo, che senza dubbio è stato cavalcato dal movimento politico di cui la signora Cerdini fa parte, – conclude il comunicato della diocesi – è difficile ipotizzare soluzioni di buon senso che mettano sempre al primo posto la dignità della persona”.