Toscana
Strage di Viareggio, la Cassazione conferma le condanne ma per il calcolo della pena si torna alla corte d’Appello
Per Moretti, Elia e i tecnici tedeschi è necessario tornare alla Corte d’Appello per la rideterminazione delle pene e l’applicazione delle attenuanti generiche. Soprano, sentenza definitiva. Confermate responsabilità per disastro.
Al termine di oltre cinque ore di camera di consiglio, la Corte di Cassazione ha fondamentalmente confermato le condanne inflitte ai responsabili della strage ferroviaria di Viareggio, il disastro ferroviario del 29 giugno 2009, disponendo però un terzo processo di appello, in merito alle attenuanti generiche, per alcuni degli imputati tra cui Mauro Moretti, ex amministratore delegato di Fs e Rfi, che era stato condannato a cinque anni, per l’ex ad di Rfi, Michele Mario Elia, e per i tecnici tedeschi. Per l’altro imputato, Vincenzo Soprano, ex amministratore di Trenitalia, la sentenza è definitiva.
La conseguenza, per Moretti e gli altri, sarà un ricalcolo della pena che comporterà il suo abbassamento e quindi, come ha spiegato l’avvocato difensore Ambra Giovene, gli farà sicuramente evitare il rischio degli arresti e del carcere.
Una “vittoria a metà”, quindi, per i familiari delle vittime, che nonostante il riconoscimento definitivo delle responsabilità sono costretti ancora ad attendere l’ultima parola sulla tragedia di 15 anni fa, quando un carro merci deragliò incendiando un carico di gpl e causando la morte di ben 32 persone, mentre molte altre rimasero ustionate. Saranno ora i giudici della Corte d’Appello di Firenze ad affrontare il nuovo atto di una storia giudiziaria infinita.