Redazionali
L’importanza della comunità per chi lavora in remoto
Qui vogliamo però concentrarci in particolare sui problemi che il lavoro agile può avere sugli individui e sulla loro vita quotidiana.
Con la pandemia il lavoro da casa si è diffuso rapidamente, e molte aziende pensano di continuare a utilizzare questa modalità almeno in parte anche in futuro. Accanto a vantaggi come un risparmio sui costi di trasporto, la possibilità di avere più tempo per se stessi e una riduzione dei costi per gli uffici, ci sono però anche alcuni svantaggi da tenere a mente. Alcuni di questi possono essere almeno in parte evitati grazie al supporto di una comunità a cui rivolgersi per ritrovare un senso di connessione e appartenenza: scopriamo come.
Alcuni problemi dello smart working
Si è molto discusso dei vantaggi e svantaggi dello smart working, con una particolare attenzione alla produttività e alla sicurezza. Qui vogliamo però concentrarci in particolare sui problemi che il lavoro agile può avere sugli individui e sulla loro vita quotidiana.
Lavorare da casa implica spesso una maggiore sedentarietà, in quanto non ci si deve più spostare per recarsi in ufficio. Qualcuno di certo userà le ore extra per fare una passeggiata o una corsa, ma per molti essere a casa significa restare seduti di fronte allo schermo più a lungo. Questo può comportare problemi di salute come emicranie, mal di schiena, o persino problemi alla gola per le riunioni su Zoom.
Oltre alla salute fisica, anche quella mentale subisce gli effetti negativi dello smart working. È comune infatti provare un senso di isolamento e solitudine, o persino alienazione, quando al lavoro non si accompagna alcuna interazione sociale. Ciò non porta soltanto a un malessere per l’individuo, ma anche a una minore possibilità di confrontarsi, trovare nuove soluzioni e scambiarsi idee, risultando così in un calo delle potenzialità di innovazione.
I vantaggi di una comunità
Crearsi una comunità è fondamentale quando si lavora online, così da non soffrire per la mancanza di interazione quotidiana con i colleghi. Creando nuove conoscenze e amicizie si può trovare un nuovo senso di appartenenza, e la possibilità di parlare con altri dei propri valori e interessi. Si possono chiedere consigli, scambiare idee e crearne di nuove insieme, collaborando per trovare soluzioni innovative.
Confrontarsi con altre persone può anche portare a novità per la propria carriera e allo stimolo di continuare la propria formazione. Si può scoprire grazie a un nuovo conoscente come diventare web developer con il corso di aulab, per studiare coding ed espandere le proprie possibilità lavorative all’interessante campo della programmazione.
Socializzare online e di persona (quando le circostanze lo permettono) è di certo un modo per restare attivi, trovare nuove energie e prendersi cura della propria salute mentale tramite le genuine relazioni umane che spesso mancano durante il lavoro in remoto.
Alcune idee per trovare una comunità
La comunità ideale può essere legata alla propria professione, ma non è necessario per trarne grandi benefici. Chi cerchi nuovi contatti con colleghi, per imparare gli uni dagli altri e allo stesso tempo fare networking, può rivolgersi a fiere di settore oppure a forum online. Certo, l’ideale sarebbe trovare occasioni per interagire di persona, ma in mancanza d’altro creare amicizie in linea dà comunque la possibilità di imparare dagli altri scambiandosi consigli e opinioni. Per trovare una comunità in base alle proprie passioni o valori l’ideale è partecipare a eventi locali, o magari a corsi da seguire per interesse personale, o per arricchire la propria formazione. Naturalmente i luoghi di ritrovo più comuni sono sempre un’opzione valida. Si possono creare amicizie e connessioni presso la biblioteca locale, la parrocchia, oppure enti per il volontariato. In questo modo si potrà prendere una meritata pausa dallo schermo, trovando la necessaria interazione sociale che ci mantiene sereni e in salute, anche lavorando in smart working lontani dai colleghi.