Toscana
Razzismo, cliente “rifiuta” commessa. Per la Diocesi di Pistoia è un “episodio da non sottovalutare”
“Un episodio – continua il comunicato della diocesi – certamente isolato e al tempo stesso da non sottovalutare, avvenuto in un contesto di accoglienza diffusa da parte di una città e un territorio che invece hanno grande cuore. Il prossimo autunno porterà inevitabilmente con sé molte preoccupazioni, dovute agli effetti, economici, sanitari, psicologici del Covid-19, che ancora attanaglia le nostre vite. In questo quadro sarà quanto mai facile cercare dei capri espiatori nei più deboli e fragili. Teniamo dunque alta la guardia – conclude la diocesi di Pistoia – in gioco c’è la nostra umanità”.
Il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi (Fdi), ha incontrato la dipendente. “Episodi come questi non devono esistere – dice il sindaco -. Per un razzista che apre bocca, ci sono centinaia di messaggi di solidarietà. Questa è la risposta della nostra città a quanto accaduto giovedì scorso alla Coop. Stamani sono voluto andare direttamente al supermercato per portare la mia vicinanza e quella dell’Amministrazione comunale alla dipendente offesa con parole razziste mentre stava facendo il proprio dovere. L’ho trovata lì al bancone gastronomia a lavorare, come fa da 11 anni a questa parte. Il fatto in sé, sempre e comunque inqualificabile, è ancor più grave perché questa persona era sul posto di lavoro a svolgere il proprio compito”.