“Ogni volta che ci rivolgiamo al volontariato, il volontariato non si nega, mai. Siamo felici di essere la prima Regione ad avere varato una legge sul terzo settore. Hanno fatto un lavoro enorme in occasione dei concerti di Jovanotti, lavoro che è diventato straordinario durante l’emergenza Covid”.Con queste parole l’assessore regionale al Diritto alla salute, al welfare e all’integrazione socio-sanitaria Stefania Saccardi ha salutato gli oltre 200 addetti di Misericordie della Toscana, Anpas e Croce Rossa che si sono ritrovati stamani sulla Darsena di Viareggio per ricordare l’impegno profuso in occasione dei Jova Beach Party 2019 e nei mesi dell’emergenza Covid.All’iniziativa, intitolata “Non vi lasciamo mai soli”, hanno partecipato responsabili e operatori, rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di categoria: ognuno con una storia, una testimonianza, un ricordo.Erano presenti l’assessore regionale al Diritto alla salute, al welfare e all’integrazione socio-sanitaria Stefania Saccardi, il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro e Massimo Gramigni di Prg, società che ha organizzato i due Jova Beach viareggini.“Il gioco di squadra del nostro volontariato per permettere i due concerti di Jovanotti della scorsa estate ha lasciato un ricordo bellissimo e indelebile – ha detto il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani – Lo stesso gioco di squadra ci è stato nei giorni in cui il Covid19 sembrava mettere in discussione il nostro sistema sociale, la nostra organizzazione civile. Sono a Viareggio per ribadire ancora una volta la nostra gratitudine e l’orgoglio di essere circondati da un volontariato di questa qualità.Le istituzioni nei prossimi anni dovranno sostenerlo come e più di prima, abbiamo cercato di farlo anche pochi giorni fa con l’approvazione della legge regionale sul Terzo Settore”.Ha aggiunto Giorgio Del Ghingaro, sindaco di Viareggio: “L’organizzazione raffinata, la grande collaborazione di tutte le componenti della città hanno fatto entrare di diritto i due eventi di Jovanotti nella storia recente della Città. In entrambi i concerti non c’è stata una sbavatura: tutto è andato bene. E non era scontato. In questi cinque anni abbiamo lavorato per ricreare lo spirito di Comunità che a Viareggio si era disperso. Su questa spiaggia, nella Darsena, abbiamo dimostrato quanta forza d solidarietà ma anche quanta forza di organizzazione Viareggio abbia nel cuore. Qui si è ricreata la Comunità”.“Tra le cose buone che i mesi terribili del Covid ci lasciano c’è la riscoperta di quanto siano importanti le reti di solidarietà che innervano le comunità della nostra Toscana – ha detto il presidente delle Misericordie Toscane Alberto Corsinovi -. Ora non dimentichiamocelo. E soprattutto facciamola vivere, ancora di più e ancora più intensamente. Che questa sia l’eredità buona del Covid: una nuova primavera di solidarietà. Il Jova Beach è stata una esperienza in tempo di pace che ci è servita in tempo di guerra”.“La cultura della prevenzione – ha detto il presidente di Anpas Toscana, Dimitri Bettini – è una prerogativa del volontariato. I volontari delle Pubbliche assistenze toscane, insieme a quelli della Misericordie e della Croce Rossa, sono certamente stati un esempio in questi mesi di lockdown e anche adesso, visto che sono i primi a scendere in piazza quando c’è da aiutare, ma anche da promuovere le pratiche della salute per tenere lontano il contagio. Non li ringrazieremo mai abbastanza, i nostri volontari, che in tutto questo tempo hanno contribuito a salvare vite ma anche a creare pezzetti di welfare per aiutare i cittadini in difficoltà”.Ha aggiunto Gianluca Molco, presidente del Comitato Viareggio-Versilia della Croce Rossa Italiana: “A prescindere dal tipo di emergenza, il volontariato non si tira mai indietro. I Jova Beach e l’emergenza Coronavirus hanno dimostrato la grande unità e la collaborazione tra le diverse realtà di questo straordinario contesto. Ci accomuna una forte volontà. Il nostro è un impegno che parte da lontano e che continua”.Ha detto Massimo Gramigni di Prg: “Sono felice di ritrovare le persone che venti mesi incontrai per la prima volta, proponendo loro un progetto un po’ folle come i Jova Beach. Abbiamo condiviso un’esperienza importante e soprattutto inclusiva. C’è rimasto qualche sassolino nelle scarpe, che a volte sembra un macigno, ma oggi siamo qua per ricordare quanto questa esperienza ci ha insegnato”.