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Centro sportivo italiano: Edu-Care, un progetto che si prende cura dei giovani tramite lo sport
L'iniziativa del Csi Toscana è rivolta ai giovani dai 6 ai 17 anni e prevede la realizzazione di 50 attività sportive continuative che avranno luogo in 14 distretti della regione.
“Su una parete della nostra scuola c’è scritto grande ‘I Care’: ‘Me ne importa’, ‘mi sta a cuore“. Con queste parole Don Milani illustrava quanto la cura dell’altro fosse importante per una società. È sulla base di tale valore che nasce “Edu-Care Sport”: il progetto di Csi Toscana rivolto ai giovani dai 6 ai 17 anni che prevede la realizzazione di 50 attività sportive continuative che avranno luogo in 14 distretti della Toscana.
La conferenza stampa di presentazione del progetto è stata un’occasione volta ad illustrare gli scopi che Edu-Care intende perseguire.
Tra gli interventi che si sono susseguiti è possibile individuare una linea comune che risiede nella volontà di mettere in luce i fenomeni legati alle disuguaglianze economiche, al valore della solidarietà attiva e alla necessità di offrire punti di riferimento per le giovani generazioni.
Il progetto, finanziato dalla Regione Toscana, “è un esempio di sport sociale, poiché mira ad utilizzare la dimensione sportiva come strumento di intervento sui fenomeni di marginalità e di esclusione sociale” ha precisato Simone Cardullo, presidente del Coni Toscana, nel suo intervento introduttivo della conferenza.
In linea con tale impostazione, Serena Spinelli, Assessora al Welfare della Regione, ha aggiunto: “I valori di Don Milani interrogano le nostre comunità sulle proprie condizioni di partenza e su come queste non debbano tramutarsi in una gabbia per la cittadinanza. Edu-Care, al contrario, punta a creare connessioni e alleanze”.
Nel suo intervento il presidente del CSI Toscana Carlo Faraci ha messo in luce i molteplici problemi che rendono incerto il futuro dei giovani, tra questi è opportuno menzionare le conseguenze economiche e sociali generate della pandemia, la crisi economica e la guerra in Ucraina. “Problematiche che rendono necessario ricucire il tessuto sociale – afferma il presidente del CSI Toscana- contrastando la tendenza all’individualismo egemone in una società sempre più frammentata.”
Alla luce dell’assenza di momenti di aggregazione e di comunità, “il progetto si pone l’obiettivo di individuare lo sport come veicolo di solidarietà e di coesione sociale”, ha affermato Faraci.
Edu-Care intende portare avanti anche iniziative di sensibilizzazione e d’informazione per mettere in luce le condizioni dei giovani, delle loro famiglie e delle peculiarità sociali in cui essi vivono. Tra le iniziative in programma vi sono, ad esempio, l’attività realizzata in collaborazione con l’Istituto degli Innocenti che vede come protagonisti i bambini ucraini, affinché anche loro possano godere di momenti di aggregazione. Vi è poi “Diamo un calcio al pregiudizio”, iniziativa che si svolgerà nel giugno 2024 e che si avvale della collaborazione del Centro Giorgio La Pira e della Comunità dei Giovani Musulmani.