Toscana

Coronavirus, all’Osmannoro ambulatorio per diagnosi dei casi sospetti dei cittadini prevalentemente cinesi

Sarà in funzione entro pochi giorni all’Osmannoro, in uno spazio messo a disposizione dal  Consolato generale delle Repubblica popolare cinese. Lo prevede il protocollo di collaborazione siglato oggi pomeriggio in Palazzo Strozzi Sacrati, tra il presidente Enrico Rossi e il console della Repubblica popolare cinese Wang Wengang, alla presenza di Paolo Morello Marchese, direttore generale della Asl Toscana centro, e di Renzo Berti, responsabile della prevenzione della stessa Asl.

La struttura, già attiva come centro medico e diagnostico, è situata nella zona di Osmannoro. Il Consolato cinese, che la mette a disposizione gratuitamente, provvederà anche alla diffusione ai propri connazionali delle informazioni sulle funzioni e sulle modalità di percorso, mentre il personale sanitario e di mediazione linguistica necessario all’attività sarà messo a disposizione dalla Asl Toscana centro.

L’ambulatorio sarà dedicato alla valutazione di casi di persone provenienti dalle aree a rischio, nelle quali è comparsa una prima sintomatologia (febbre, tosse, mal di gola). L’accesso e le prestazioni saranno gratuiti, la struttura sarà attiva dal lunedì al venerdì, per un periodo di circa due mesi. Alla prima manifestazione dei sintomi, le persone potranno accedervi tramite programmazione telefonica al Cup.

Una volta presentatesi, le persone saranno inserite in un percorso esclusivo e protetto,  per la conferma della sintomatologia e il prelievo del campione respiratorio (tampone faringeo ) su cui effettuare il test diagnostico di laboratorio già previsto presso le Aou toscane. Ciò consente di acquisire e gestire i risultati in tempi brevi.

Il virus ad oggi non circola in Italia, dove al momento sono stati registrati solo 3 casi, tutti importati. Sono tuttavia ancora in corso i rientri dei cinesi andati a festeggiare il Capodanno (fine gennaio–inizio febbraio) in Cina, alcuni dei quali sono rimasti bloccati a seguito delle misure cautelative adottate dalle autorità cinesi. Il console cinese ha parlato di 2.500 persone: 2.000 su Prato, 500 su Firenze.

La comunita’ di Prato è, come noto, quella dove è più alta la presenza di cittadini di origine cinese, in gran parte provenienti dallo Zhejiang, quarta regione cinese interessata per numero di casi accertati: 1.162 ad oggi, con zero deceduti, mentre nello Hubei (provincia di Wuhan) i casi sono 54.400 e i morti 1.457.

Le misure adottate in ambito scolastico, a seguito della circolare ministeriale dello scorso 8 febbraio, che caldeggiano l’isolamento volontario di bambini/studenti provenienti da meno di 2 settimane dalle aree a rischio, ci consentono, grazie all’adesione di circa 370 nuclei familiari, di tenere sotto sorveglianza attiva circa 1.200 persone.