Sostenitrice fin dal suo nascere di Rondine, Liliana Segre è una testimonial speciale della Cittadella della Pace che ha affiancato in numerosi progetti e incontri. Il fondatore e presidente di Rondine, Franco Vaccari, suo amico da oltre venticinque anni, l’ha sentita e voluta al cuore dell’esperienza educativo-formativa perché nel piccolo borgo i giovani imparano quotidianamente la convivenza pacifica riscoprendo la persona nel proprio «nemico», trasformando i sentimenti ostili e di odio, esattamente come Liliana Segre scelse di fare, il giorno della sua liberazione, al termine della cosiddetta «marcia della morte», rinunciando a farsi giustizia da sola uccidendo il proprio aguzzino. Ed è proprio sul valore della relazione e dell’amicizia che Liliana Segre ha deciso di voler affidare la propria memoria a Rondine. La Senatrice, a «Che tempo che fa», la trasmissione di RAI 2, ha mostrato il suo pubblico sostegno e riconoscimento per il lavoro dell’organizzazione. «Ho degli amici speciali da una ventina d’anni che stanno in un posto che si chiama Rondine, un gruppo di persone che nel piccolo paesino ha realizzato uno studentato per amici-nemici. Qui convivono serbi e croati, israeliani e palestinesi, tutsi e hutu, ragazzi provenienti da territori in conflitto» ha affermato, annunciando di voler concludere la sua esperienza di testimonianza alle scuole proprio «in questo luogo meraviglioso in cui si parla di pace, espressione di quello che spero nella mia vita di poter vedere». Il passaggio del testimone avverrà all’interno di un evento dalla portata storica. «Liliana è un “bene comune” troppo grande per essere accolto unicamente da Rondine – afferma Franco Vaccari -. Formeremo un comitato a livello nazionale dove soggetti pubblici e privati concorreranno al successo dell’operazione. Abbiamo già le prime entusiastiche disponibilità».