Toscana
Lo sguardo dei bambini sul futuro, 30 anni di Convenzione sui diritti
Da 30 anni, dall’approvazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite – era il 20 novembre 1989 – i bambini di tutto il mondo sono stati riconosciuti come titolari di diritti individuali universali. Di fronte alle nuove sfide che la società sta affrontando, dai cambiamenti climatici alla rapida urbanizzazione, dalla disuguaglianza crescente ai conflitti prolungati, dalla rapida ascesa della tecnologia informatica alla migrazione di tante famiglie, è importante interrogarsi sui nuovi bisogni e sulle risposte da dare per far rispettare i diritti dei bambini.
Il tema è stato affrontato oggi alla conferenza nazionale che si è tenuta all’Istituto degli Innocenti per celebrare il trentesimo anniversario della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, organizzata dal Dipartimento per le politiche della famiglia – Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con la Commissione Parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza e l’Istituto degli Innocenti.
L’iniziativa dal titolo “Lo sguardo dei bambini sul futuro: 30 anni di Convenzione sui diritti dei bambini” si svolge in occasione del Seicentenario dell’Istituto degli Innocenti alla presenza della Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Prof.ssa Elena Bonetti che ha concluso i lavori.
Hanno portato il loro saluto tra gli altri alla conferenza: la Presidente dell’Istituto degli Innocenti, Maria Grazia Giuffrida, l’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza Filomena Albano, l’Assessore al Diritto alla Salute della Regione Toscana, Stefania Saccardi, l’Assessora all’Educazione del Comune di Firenze, Sara Funaro.
Dopo l’introduzione ai lavori della Presidente della Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza Licia Ronzulli sono intervenuti: Alessandro Rosina, Professore dell’Università Cattolica di Milano, con un contributo su “La condizione dell’infanzia e dell’adolescenza: numeri, tendenze, prospettive”; Filomena Maggino, Consigliera dell’Ufficio del Presidente del Consiglio, è intervenuta sul tema: “Quale posto e quali garanzie per i bambini nella prospettiva della sostenibilità?”; Aldo Fortunati, Direttore Area Infanzia e Adolescenza Istituto degli Innocenti, ha parlato del diritto all’educazione che nasce insieme ai bambini e della nuova prospettiva dello 0-6; Alberto Pellai, Professore dell’Università degli Studi di Milano, ha portato un suo contributo dal titolo: “Il significato di essere genitori”, mentre Giovanni Palumbo, Direttore Generale Istituto degli Innocenti, ha presentato il “Manifesto dell’Istituto degli Innocenti per l’infanzia”.
Le conclusioni sono state affidate alla Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Prof.ssa Elena Bonetti che ha annunciato un bando da 30 milioni che sarà finanziato con le risorse del Family Act per progetti educativi di comunità da svilupparsi nelle aree degradate e nei contesti di disagio sociale.
“A 30 anni dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e da quell’assunzione di responsabilità– ha spiegato la Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti – è nostro dovere definire i prossimi trent’anni e confrontarci sul come rigenerare e reinterpretare quei diritti. Oggi è il tempo di una nuova alleanza educativa tra il mondo degli adulti e quello dei bambini. In quest’ottica, abbiamo voluto investire 30 milioni di euro con il bando “Educhiamo”. Un’azione straordinaria di investimento, un altro tassello fondamentale all’interno del Family Act, che attiverà le migliori energie del Paese e alleanze tra enti locali, terzo settore e associazioni. Il bando partirà a gennaio 2020 e favorirà progetti da svilupparsi nelle aree degradate e nei contesti di disagio sociale che, attraverso questo investimento educativo, vogliamo far diventare luoghi di umanità e di rinascita”.
“Siamo onorati di aver ospitato questa conferenza nazionale – ha detto la Presidente dell’Istituto degli Innocenti, Maria Grazia Giuffrida – Oggi come ieri l’Istituto si propone come agente propulsivo di cambiamento culturale per la piena affermazione dei diritti dell’infanzia: attraverso le sue attività di ricerca e di analisi sull’infanzia e l’adolescenza offre supporto alle politiche delle istituzioni locali, regionali e nazionali in ambito sociale e educativo e attraverso i propri servizi offre opportunità di qualità per la cura, l’educazione e la crescita dei bambini. L’Istituto è stato sicuramente luogo di accoglienza e riparo per molti bambini abbandonati, tuttavia lo è stato con una visione lungimirante fin dalla sua costituzione, ideata per dare non solo protezione, ma anche visibilità, cittadinanza e opportunità per crescere a chi per destino ne era privo. Nell’anno del Seicentenario abbiamo voluto cogliere l’occasione per ricordare il passato di questa “iniziativa di avanguardia sul piano sociale”, come ha definito l’Istituto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso alla cerimonia di inaugurazione delle celebrazioni del Seicentenario, ma abbiamo voluto festeggiare soprattutto il presente dell’Istituto e il suo futuro rinnovando l’impegno a difendere e promuovere i diritti dei più piccoli che sono al centro della conferenza di oggi. L’impegno verso i più piccoli dell’Istituto degli Innocenti continuerà anche nel futuro così come ci ha esortato a fare anche il Santo Padre in occasione dell’udienza privata dello scorso maggio: “andate avanti per creare cultura di adozione perché i bambini abbandonati, soli, vittime di guerre e altro sono tanti” esortando l’Istituto a creare una cultura dell’adozione”.
“Un bambino è una persona con una sua identità fin dalla nascita alla quale riconoscere diritti fondamentali e, quindi, pari opportunità, equità e inclusione, ascolto e partecipazione, qualità delle relazioni con gli adulti e tra pari – ha detto il Direttore Generale dell’Istituto degli Innocenti Giovanni Palumbo – Il Manifesto dell’Istituto degli Innocenti per l’infanzia presentato oggi delinea le priorità su cui è fondamentale lavorare oggi e nel prossimo futuro: garantire un futuro di pace e diritti di cittadinanza ai bambini migranti che vivono, crescono, studiano e si formano nel nostro Paese; sostenere le madri e i padri affinché siano genitori sereni e lavoratori produttivi, garantendo accessibilità ai servizi educativi e sostenendo forme di conciliazione fra cura della famiglia e lavoro; sviluppare le potenzialità del sistema integrato 0-6, eliminare le tariffe per i nidi d’infanzia prevedendo un diritto all’educazione fin dalla nascita dei bambini; educare agli strumenti tecnologici e alla sostenibilità ambientale. Accogliamo, quindi, con favore la recente previsione di provvedimenti contenuti nel cd. “Family Act” all’interno della proposta di legge finanziaria 2020 che tocca questi temi. Occorre oggi un vero e proprio patto intergenerazionale fra bambini, ragazzi e adulti in termini di responsabilità e promozione dei diritti”.
“La Convenzione sui diritti del fanciullo è un documento di grande importanza – ha detto l’assessore al diritto alla salute e al welfare della Regione Toscana Stefania Saccardi -, perché per la prima volta ha dato voce autorevole ai diritti di tutte le bambine e i bambini del mondo. Ma gli enunciati di quel documento avrebbero poco senso se non si traducessero in scelte, programmi, impegni, soprattutto per chi, come le istituzioni pubbliche, è chiamato a pianificare l’organizzazione del sistema sociale e sanitario integrato e ad assicurare parità di diritti nell’accesso e nella fruizione dei servizi. Le nostre scelte come Regione Toscana in tema dei diritti dei bambini si bilanciano tra azioni di promozione, prevenzione e protezione (le tre P), per cercare di ridurre i rischi di maltrattamenti o di allontanamenti dalla famiglia e recuperare e sostenere le competenze genitoriali. Per raggiungere questi obiettivi, attuiamo diverse forme di collaborazione istituzionale, tra le quali spiccano, per importanza e rilievo, quelle, consolidate da anni, con l’Istituto degli Innocenti e con il Tribunale per i minorenni di Firenze. L’auspicio è che queste collaborazioni possano sempre migliorare, per dare risposte ai bisogni di tutela di bambini e adolescenti, come anche di quei genitori che si trovano esposti alla vulnerabilità della vita”.
“I 30 anni della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è traguardo importante – ha detto Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale della Toscana – ma anche una sollecitazione all’impegno di tutti, per reagire di fronte alle violenze e ai soprusi sui piccoli della terra, non solo nei paesi in guerra ma in ogni dove”.
“Il convegno di oggi, che si è tenuto in uno dei luoghi simbolo dell’attenzione che Firenze ha per i diritti dei bambini – ha commentato Sara Funaro, assessore a educazione, diritti e pari opportunità del Comune di Firenze – ci ha offerto l’occasione per riflettere sull’importanza del rispetto dei diritti universali dei più piccoli e di quanto loro siano una delle colonne portanti della società del futuro. Oggi ci troviamo di fronte a sfide molto importanti, penso all’ambiente, ai fenomeni migratori, allo sviluppo della tecnologia che ‘invade’ sempre più le nostre vite, tanto per citarne alcune. Si tratta di partite che dobbiamo giocare insieme, grandi e piccini, per vincere le quali serve l’impegno di tutti, soprattutto dei bambini. Loro, però, devono essere messi in condizione di poterle affrontare con gli strumenti adeguati e soprattutto con un adeguato background culturale. Le Istituzioni devono fare la loro parte. Il Comune è al fianco dei bambini e delle bambine: mettiamo in atto politiche sociali ed educative per l’affermazione e il rispetto dei loro diritti e realizziamo nelle scuole numerosi progetti per far sì che i piccoli studenti possano essere degli adulti consapevoli e responsabili”.
Al termine della conferenza è stata inaugurata la mostra “Lo sguardo dei bambini sul futuro – Gli Innocenti oggi”, che attraversa la storia dell’Istituto degli Innocenti per parlare della linea di continuità che unisce la fondazione dell’ente e l’impegno attuale per la difesa e la promozione dei diritti dell’infanzia. Sei sezioni accompagnano un percorso che, partendo dal tema dell’accoglienza e della tutela, prosegue soffermandosi sui temi dell’educazione e della genitorialità. Le attività di documentazione e formazione costituiscono un impegno più attuale intorno al quale nascono anche a Firenze il Centro regionale prima e, appena dopo, il Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza. Le più recenti attività proseguono un percorso che guarda al futuro, come al futuro guardano i contenuti del “Manifesto dell’Istituto degli Innocenti per l’infanzia” che conclude la mostra.