Toscana

Unitalsi toscana, una storia d’amore lunga novant’anni: festa a Firenze

Novanta. Ma non come la paura o l’ultimo minuto di una partita di pallone. Anzi. Novanta come un traguardo da festeggiare e stimolo per andare ancora avanti e con più forza. Novanta sono infatti le candeline che quest’anno spegne la sezione toscana dell’Unitalsi, nata appunto nel 1929, e che per festeggiare questo importante traguardo si è data appuntamento oggi a Firenze. La mattina il convegno in Palazzo Vecchio, alle 16 la Messa nella basilica di San Lorenzo. Quel che è certo, come sottolinea anche l’invito a partecipare alla celebrazione rivolto a tutti, è che si tratta di «una meravigliosa esperienza di amore» che prosegue ininterrottamente da 90 anni.

Con questa festa, sottolinea il presidente regionale Roberto Torelli, «vogliamo ricordare tutte le grandi persone che in questi anni ci hanno accompagnato e hanno guidato il nostro cammino. Ci stringeremo con il calore che ha avvolto l’associazione per questi novant’anni e soprattutto cercheremo di guardare avanti, ai prossimi impegni, ai pellegrinaggi della prossima stagione e alle tante iniziative che vedono coinvolti i nostri volontari, i nostri giovani. Ne cito una a breve: il 9 novembre un incontro dei pellegrini all’Impruneta e, negli stessi giorni, il meeting dei giovani a Siena dove i nostri ragazzi vivono momenti bellissimi di gioia e di condivisione. Questa è la cosa più bella della nostra associazione, ed è quella che vogliamo sostenere e portare avanti con tutto il nostro entusiasmo».

Perché ormai l’associazione è «Unitalsi tutto l’anno»: «Una volta – spiega Torelli – al termine del pellegrinaggio ci dicevamo ciao, ci vediamo l’anno prossimo. Adesso ci diciamo ciao, ci vediamo domani». Si parla spesso dei miracoli di Lourdes: forse il miracolo più bello è proprio la rete di amicizia che l’Unitalsi custodisce e coltiva. «Dico sempre – conclude Torelli – che l’associazione cerca prima di tutto di creare relazioni: fra i pellegrini, con i malati, con le persone che incontriamo, e relazione con il Signore».

L’idea di festeggiare il novantesimo, conclude Torelli, nasce anche dal desiderio di far conoscere l’associazione. Perché da soli non si va da nessuna parte ed ecco che l’Unitalsi è pronta ad accogliere chiunque, questa meravigliosa esperienza di amore, voglia provarla di persona.