Toscana
A Firenze il principe Hassan e il cardinale Guixot: le religioni parlano di pace, nel nome di San Francesco
Dopo 800 anni dall’incontro tra San Francesco di Assisi e il sultano Malik al-Kamil, «si è aperta oggi una nuova prospettiva di pace e di vera fratellanza tra cristiani e musulmani». Lo ha affermato il cardinale Miguel Angel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso che stamani a Firenze ha incontrato il principe El Hassn Bin Talal di Giordania, presidente del Royal Institute for inter-faith studies. Una giornata di fraternità nel cenacolo della basilica di Santa Croce, che ha preso spunto anchje dal Documento sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune, sottoscritto ad Abu Dhabi da Papa Francesco e dall’Imam di Al-Azhar. «Si tratta documento storico per i cristiani, per i musulmani, per i credenti di altre religioni, per tutte le persone di buona volontà, è la famiglia umana ad essere interpellata e coinvolta. Il Documento in sé pur essendo nato, come ha ben spiegato il Santo Padre, da una lunga e attenta riflessione comune in ambito musulmano e cattolico, non ha nulla che non possa essere condiviso da altri. Si tratta di un invito concreto alla fratellanza universale che riguarda ogni uomo e ogni donna» ha affermato il cardinale Guixot. Per il principe Hassan, «tutti siamo stati ingiusti verso l’altro, tutti abbiamo combattuto guerre sante, ma oggi siamo qui a chiederci cosa possiamo fare per la pace e lo facciamo nel nome di Francesco, i cui tempi non erano molto diversi dai nostri».