Toscana
Borsa del Turismo Sportivo, dal 3 al 7 ottobre all’Isola d’Elba la 26ª edizione
“Chi decide di venire in Toscana in vacanza – ha detto l’assessore al turismo Stefano Ciuoffo – non viene solo a fare ‘villeggiatura’. Spesso è alla ricerca di esperienze, vuole comprendere le tipicità dei luoghi, essere sollecitato e stimolato a fare un’esperienza diretta e a cogliere un’emozione: lo sport, sotto questo profilo, probabilmente è il veicolo più diretto. La Bts racconta questa specificità e lo fa dall’Isola d’Elba, sfruttando un punto d’osservazione privilegiato. Dal mare, con immersioni e sport nautici, fino all’entroterra con la montagna, il trekking, il ciclismo, le passeggiate. L’Elba e l’Arcipelago hanno tutte queste potenzialità, spetta a noi raccontarle e valorizzarle per dar vita a una buona economia per tante comunità e per diversificare un’offerta turistica che sappia andare oltre le città d’arte”. “La Toscana &nd ash; ha aggiunto Ciuoffo – è fatta di un sapore diffuso, dato dalla somma di scenari, paesaggi, cibo, vino, esperienze dirette e sport ma anche di contagio con le comunità locali. La qualità di vita della Toscana è uno degli elementi che attraggono. L’economia che scaturisce dal turismo è il frutto di un’industria diffusa che si nutre di un racconto e di una comunità capace di curare il proprio patrimonio culturale e il proprio territorio e di saper essere attrattivi con eventi ma anche, perché no, con una una finestra aperta sulle colline”.
“L’Elba – ha aggiunto il direttore di Toscana Promozione Turistica Francesco Palumbo -, sul tema dell’outdoor e del turismo avventura, ha le carte in regola per diventare una destinazione primaria sia a livello nazionale che internazionale. E’ una meta privilegiata per il turismo balneare al quale unisce le caratteristiche dell’entroterra per cui tutti gli sport, sia acquatici che quelli legati al trekking e al biking, trovano qui il luogo ideale. Sia all’Elba che su tutta la costa puntiamo molto sui temi legati alla sostenibilità: vivere il territorio in maniera diversa, assaporare in modo più lento e più appropriato i territori, conoscere meglio le produzioni locali e soprattutto farlo nei periodi che non siano necessariamente luglio e agosto”. “Le strutture ricettive – ha concluso Palumbo – hanno dimostrato di saper cambiare ed evolversi per accogliere questo tipo di turismo modificando la propria offer ta. Un tipo di turismo che permette di scoprire un’altra Elba e che ha dimostrato di avere grandi potenzialità: i turisti tradizionali del nord europa e del nord america sono molto interessati, vogliono una vacanza sostenibile e sono disposti a spendere fino al 5% in più per un pacchetto turistico che abbia queste caratteristiche”.