Toscana

Sanità: contro liste d’attesa arriva piano Regione

Palazzo Strozzi Sacrati si muove nel solco del piano nazionale per il governo delle liste di attesa adottato a livello nazionale lo scorso 21 febbraio. La Regione intende, tuttavia, anche differenziarsi prevedendo in alcuni casi scadenze anche più stringenti. Anzitutto il piano della Toscana separa il percorso del primo accesso dalla successiva presa in carico per le visite di controllo. Al tempo stesso fissa come inderogabile il principio del rispetto dei tempi fissati da ciascun codice di priorità: 72 ore per le urgenze, 10 giorni per i casi da trattare a breve scadenza, fra i 15 e i 30 giorni per le visite e fra i 30 e i 60 giorni per le prestazioni diagnostiche differibili. Si giunge ai 120 giorni solo per le cosiddette prestazioni programmate. Qualora le scadenze non dovessero essere onorate, sarà cura dell’azienda sanitaria attivare dei percorsi di tutela per i pazienti.

La strategia della Regione, a questo proposito, prevede o di riutilizzare i posti che si liberano per le disdette di altri utenti o di acquistare attività aggiuntiva. Un’ulteriore possibilità è rappresentata dal ricorso alla libera professione col pagamento da parte del paziente soltanto del ticket previsto per la prestazione. E visto che il paziente viene tutelato per questa via non riceverà più l’indennizzo di 25 euro per lo sforamento dei tempi. Al fine di centrare l’obiettivo di tagliare i tempi di attesa la Toscana decide anche un giro di vite sulla libera professione in intramoenia, che in caso di necessità potrà essere contenuta o addirittura bloccata per decisione dell’Asl.