Toscana

Incendio Monte Serra in fase di contenimento. Rossi firma stato d’emergenza

L’incendio che da ieri sera sta compromettendo centinaia di ettari del bosco del monte Serra a Calci (Pisa) è in fase di contenimento. Lo fa sapere la Protezione civile regionale. Tuttavia, persistono due criticità: le fiamme sono riprese nel punto iniziale del rogo cominciato ieri alle 22, e minacciano alcune case sparse sul lato del comune limitrofo, Vicopisano. A tal proposito altre 300 persone sono state allertate per una possibile evacuazione stasera. Nel frattempo, viene sottolineato che tutti i mezzi aerei previsti sono arrivati e sono operativi. Stanno intervenendo anche 350 volontari oltre a squadre di operai forestali, Vigili del fuoco giunte da tutta la Toscana. Alcuni gruppi di pompieri sono arrivati anche dall’Emilia-Romagna e dalla Lombardia.

Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha firmato a Firenze, appena rientrato dal sopralluogo sul Monte Serra, il decreto che attiva lo stato di emergenza regionale a seguito del gravissimo incendio che ha distrutto 600 ettari di bosco e costretto oltre 700 persone ad abbandonare le proprie abitazioni in frazioni dei Comuni di Calci e Vicopisano. Con un successivo provvedimento saranno stanziati 200mila euro per coprire le spese di soccorso e assistenza.

«Le origini sono sempre un po’ dolose. È molto raro che ci siano incendi che cominciano del tutto improvvisamente. Per di più veniamo da un’estate nella quale non possiamo dire che non sia piovuto», ha affermato Enrico Rossi, nel corso di una conferenza stampa a Calci (Pisa). I sospetti sono in primo luogo coltivati dal sindaco di Calci, Massimiliano Ghimenti. Per il governatore saranno le investigazioni a fare chiarezza sul punto. Stamani anche il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, è intervenuto con un comunicato su quanto sta accadendo sul monte Serra. Adesso si trova in Canada. Rossi confida di potersi mettere al più presto in contatto. E attende da Roma un segnale: «Sarà importante che anche il governo nazionale spinga per accertare la responsabilità dell’incendio con indagini approfondite, che sono certo verranno svolte dalle forze dell’ordine».

«Ho dato mandato ai Carabinieri forestali – aveva dichiarato il ministro – di attivare ogni utile iniziativa per approfondire senza indugio le indagini necessarie per risalire agli eventuali autori del rogo. Sono in contatto anche con la Protezione civile per quanto concerne le attività di spegnimento, che sono purtroppo rallentate dal forte vento. Non è tollerabile veder bruciare in poche ore un patrimonio naturale che ha impiegato decenni per svilupparsi».

Almeno 150 ettari di ulivi sono stati distrutti dall’incendio che ha colpito anche vigne e castagneti ed ha minacciato abitazioni rurali ed alcuni agriturismi che sono stati costretti ad evacuare. è quanto emerge dal primo bilancio della Coldiretti che stima almeno 4 milioni di euro di danni all’agricoltura in riferimento al vasto incendio sul monte Serra, nel Pisano che spinto dal vento ha distrutto centinaia di ettari di bosco. Nei terreni andati a fuoco saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali del bosco come la raccolta della legna, delle castagne e dei piccoli frutti, ma anche quelle di natura hobbistica come i funghi. Superata l’emergenza ci vorranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi andati a fuoco con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo, conclude la Coldiretti.