Toscana

Aeroporti, sì del Consiglio comunale di Firenze alla nuova pista. Contrari i sindaci dell’hinterland

È arrivato attorno a mezzanotte del 3 settembre il via libera del Consiglio comunale fiorentino al masterplan dell’aeroporto di Firenze presentato da Toscana Aeroporti. Dopo l’ok della giunta di Palazzo Vecchio dell’11 agosto scorso, subordinato all’adempimento di alcune prescrizioni, è arrivato il voto favorevole dell’aula richiesto dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nella nota di convocazione alla conferenza dei servizi del prossimo 7 settembre.

Con la delibera, il Comune di Firenze autorizza l’assessore all’Urbanistica Giovanni Bettarini a partecipare alla conferenza dei servizi, in programma a Roma. Si tratta, spiega Bettarini, di «un parere tecnico molto complesso e articolato, che non fa sconti a nessuno ma che al tempo stesso fa in modo che si arrivi alla chiusura della conferenza dei servizi dando il via libera a un’opera di cui la città ha enorme bisogno. Un’opera che porterà un investimento immediato di 400 milioni di euro con 5 mila posti di lavoro, rappresentando un fattore di sviluppo per Firenze e tutta la piana».

Il parere tecnico approvato prevede alcune raccomandazioni, prescrizioni e verifiche: tra queste la realizzazione dello svincolo di Peretola, nuove simulazioni sul traffico di viale Guidoni proiettate sui volumi dello scalo previsti per il 2030 (4,5 milioni di passeggeri l’anno); la realizzazione a spese di Toscana Aeroporti del deposito a terra, su binari, della linea 2 del tram che farà capolinea proprio all’aeroporto. Inoltre Palazzo Vecchio chiede il prolungamento della pista ciclabile di via Perfetti Ricasoli fino all’intersezione con viale XI Agosto.

Ma i sindaci dei Comuni vicini non ci stanno e guardano al Tar. «Venerdì a Roma si aprirà la conferenza dei servizi sul nuovo aeroporto di Firenze. Arrivare a questo passaggio amministrativo senza che da parte del ministero dei Trasporti o del Governo siano state prese in considerazione le istanze del territorio è una sconfitta per la politica che, di fatto, ha abdicato al proprio ruolo lasciando ai tecnici e ai giudici il compito di prendere decisioni». Lo sottolineano in una nota congiunta i sindaci di Prato, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano, Signa, Poggio a Caiano, Carmignano. Per Matteo Biffoni, Lorenzo Falchi, Emiliano Fossi, Alessio Biagioli, Alberto Cristianini, Francesco Puggelli ed Edoardo Prestanti, «dei Comuni che rappresentiamo, soltanto alcuni prenderanno parte alla conferenza», visto che la richiesta di allargare la partecipazione a tutte le amministrazioni coinvolte dall’opera «é stata respinta incomprensibilmente. Anche per questo, i Comuni partecipanti manterranno il parere contrario sempre espresso nel merito e nel metodo». Inoltre, proseguono, «non dimentichiamo che su tutto il procedimento pende il ricorso al Tar che abbiamo presentato nei mesi scorsi e le cui motivazioni noi riteniamo fondate e valide, ma ignorate da ministero e Governo che potrebbero in ogni momento aprire un tavolo di discussione per affrontare il vero nodo della questione: quale tipo di crescita e di sviluppo vogliamo per il nostro territorio». I sette sindaci, quindi, ribadiscono «la contrarietà al nuovo aeroporto in nome dei quasi 400 mila cittadini che nella Piana tra Firenze e Prato vivono e lavorano e che chiedono scelte diverse, attente alla sostenibilità ambientale e ad un’idea di sviluppo armonica e virtuosa».

Enac: la conferenza dei servizi non pregiudica scelte politiche. L’avvio dei lavori «non pregiudica né anticipa in alcun modo le decisioni di natura politica rispetto alla realizzazione dell’opera». È quanto spiega in una nota l’Enac in vista della prima riunione della conferenza dei servizi, convocata venerdì a Roma, indetta per esaminare il masterplan dell’aeroporto di Firenze. «Risulta, anzi, in corso da parte del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti una riflessione circa la rilevanza dell’opera, cui è collegata l’attivazione di una project review. In questo senso- spiega Enac- la riunione che si terrà il 7 settembre avvierà un percorso lungo e complesso che si articolerà anche approfondendo le istanze dei portatori dei vari interessi implicati». In tale contesto, continua il comunicato, «tenuto conto che il potenziamento dell’infrastruttura è finanziato in parte dai contributi pubblici, d’intesa con il ministro Danilo Toninelli e ferme restando le valutazioni da effettuare circa la compatibilità comunitaria, a maggior garanzia, ancorché non previsto dalla norma, il masterplan sarà inviato anche al Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, per acquisirne il parere tecnico, a cui l’Enac assicurerà la massima collaborazione». Più in generale, il ministero «ha manifestato anche l’intenzione di rivalutare lo scenario della rete aeroportuale italiana disegnato dall’attuale piano nazionale degli aeroporti», tra cui quelli di «interesse nazionale. Al riguardo, l’Enac presterà, come al solito, la massima collaborazione all’autorità politica».