Toscana

Regione, le nove «priorità» del Pd per arrivare a fine legislatura

Dalla riorganizzazione della Regione sul territorio alla sanità, dallo sviluppo economico alle politiche d’inclusione sociale e lavorativa, dal nuovo piano sui rifiuti al completamento delle grandi opere, dalle politiche agricole alla conferenza regionale sulla caccia, la legge sulla geotermia, l’energia fino all’intensificazione delle azioni della Regione per la sicurezza e contro il degrado nelle città. Sono le priorità individuate dalla maggioranza e dalla Giunta regionale per dare slancio all’azione di governo in Toscana nell’ultima parte della legislatura. Oggi il Partito democratico, in un incontro a palazzo Bastogi, ha ufficialmente presentato il documento con i principali impegni sottoscritti. A spiegare quale sia la posta veramente in gioco è Leonardo Marras, il capogruppo dei dem in Consiglio regionale: «Abbiamo scelto nove priorità, perché dobbiamo concentrarci realisticamente su alcune cose- sostiene-: da qui al 2020 vogliamo fare delle scelte, per farlo occorrono il tempo e una grande concentrazione di intenti». Uno sforzo che dovrà essere unitario. E vedrà coinvolti tanto la Giunta quanto il gruppo consiliare. «Serve dare un messaggio anche di lavoro sulla Toscana- specifica Marras-, di riappropriazione di un rapporto con i territori che riprofili la Regione e che attorno a questo uniformi tutte le politiche pubbliche».

Dopo le elezioni politiche e amministrative, del resto, il campanello d’allarme è suonato in maniera impetuosa anche per il Pd che siede sui banchi dell’assemblea toscana. Il rischio concreto per il centrosinistra, allo stato attuale dei rapporti di forza elettorali, è di perdere anche la Regione. Per questo, il documento di Giunta e maggioranza vuole essere il segno tangibile del desiderio di dare una risposta: «Bisogna uscire dal confronto politicista che ci ha visti colpevolmente impegnati in questi ultimi mesi, a fronte delle dinamiche interne al Pd col presidente Rossi». L’allusione è alla fuoriuscita dai dem di Enrico Rossi, che ha contribuito alla nascita di Articolo Uno-Mdp. Ad ogni modo, un messaggio Marras lo rivolge proprio a quel fronte Lega-5 Stelle che in Regione si trova ancora all’opposizione, ma che da Roma ha già palesato l’intenzione di ridiscutere le scelte sulle grandi infrastrutture, come l’aeroporto di Peretola e il tunnel dell’Alta velocità a Firenze: «L’atteggiamento del governo nazionale non può essere punitivo nei confronti della Toscana, solo perché essa ha una tradizione politica diversa- taglia corto Marras-. Occorre che le scelte compiute ed i finanziamenti statali già concessi ad esempio per le grandi opere, non siano messi in discussione per una sorta di ripicca politica che danneggerebbe solo i cittadini toscani».