Toscana

Gioco d’azzardo. Regione rifà piano anti dipendenza, confermati 3 mln

Quello della Toscana risaliva all’estate 2017. Le azioni di prevenzione verranno affidate così ad Anci Toscana: sarà, dunque, l’associazione dei Comuni a selezionare gli enti del terzo settore da coinvolgere. Precedentemente questo compito era stato affidato proprio a soggetti del privato sociale. Le azioni di cura e riabilitazione, inoltre, poiché previste dai livelli essenziali d’assistenza (Lea), vengono riportate nell’alveo del fondo sanitario. Le correzioni recepiscono le indicazioni rivolte dal ministero della Salute alle Regioni per ottemperare alla pronuncia della giustizia amministrativa, nonché i suggerimenti dell’osservatorio della Toscana sul fenomeno della ludopatia.

Sul lato dei finanziamenti la nuova delibera conferma lo stanziamento di 3 milioni. I servizi socio-sanitari in Toscana segnalano un peggioramento del fenomeno della dipendenza da gioco d’azzardo. L’utenza è aumentata di 101 pazienti nel 2017 rispetto all’anno prima. E il trend è in costante aumento. Il numero dei pazienti è lievitato a 1.465, con 439 nuovi utenti. Un fenomeno che colpisce in netta maggioranza gli uomini (1.178) rispetto alle donne (287): sette pazienti sono al di sotto dei 20 anni, il 28% degli utenti trattati ha fra i 50 e i 59 anni, mentre il 21% ha più di 60 anni. «Con questo piano- spiega Saccardi- abbiamo voluto mettere in campo azioni e iniziative a vari livelli, informazione, prevenzione, formazione, ricerca, monitoraggio».