Toscana
Aeroporto Peretola, Ministero convoca Conferenza servizi
Al centro della Conferenza dei servizi l’iter autorizzativo per la realizzazione della nuova pista parallela da 2,4 chilometri. A quel che si apprende nel messaggio di convocazione, che include fra i destinatari enti locali come il Comune di Firenze, di Sesto Fiorentino, di Campi Bisenzio, di Signa e di Prato, si fa riferimento anche a una nota del 21 giugno della Regione Toscana. La direzione politiche e mobilità, infrastrutture e trasporto pubblico locale della Regione a «valle dell’istruttoria di propria competenza» ha, in effetti, comunicato al ministero che l’opera in esame «non è conforme» agli strumenti urbanistici vigenti nei Comuni di Firenze e Sesto Fiorentino. Risulta, inoltre, non conforme sia alla disciplina generale del Pit che al progetto di territorio di rilevanza regionale, cioè il parco agricolo della Piana. Incongruenze che, ad ogni modo, viene spiegato da fonti qualificate di Toscana Aeroporti dovrebbero essere appianate in sede di conferenza.
«Apprendiamo con particolare soddisfazione la notizia della convocazione della conferenza- ha dichiarato il presidente della società, Marco Carrai -, che rappresenta l’ultimo e definitivo tassello procedurale ai fini dell’autorizzazione definitiva alla realizzazione della nuova pista e del nuovo terminal dell’aeroporto che il territorio aspetta da oltre 50 anni».
Ma il Sindaco del Comune di Prato, Matteo Biffoni, non condivide tanto ottimismo e precisa: «Se è stata convocata la conferenza dei servizi immagino che sia un passaggio da fare. La nostra posizione è conosciuta. Sono note quelle che sono le fasi del nostro ricorso» al Tar. «Parteciperemo evidenziando quello che abbiamo sempre messo in rilievo, cioè le osservazioni e le preoccupazioni rispetto alla realizzazione di questa infrastruttura». Biffoni vuole tenere ben distinti i due piani: quello della politica, che deve dare una valutazione sull’utilità dell’opera, e le decisioni dei tavoli tecnici come la conferenza del ministero. La domanda dei cronisti è se si attende che quella riunione possa portare a bocciare la nuova pista, visto anche l’orientamento che emerge dal nuovo governo. «L’iter farà il suo corso anche rispetto al percorso ministeriale – chiarisce, parlando con i giornalisti -. Non c’è un’idea del tipo l’opera si blocca o non si blocca. Se non ci sono le condizioni mi immagino di sì, spero che stia nelle cose».
E a proposito della nota della Regione sulla non conformità al Pit, Biffoni si chiama fuori dalla diatriba: «Non si può fare una questione politica di questioni meramente tecniche. Mi auguro veramente che ci si attenga alla tecnica- sostiene-. Altrimenti ci si addentra in una discussione che, purtroppo, ho visto fare più di una volta che secondo me è sbagliata». Del resto, sottolinea, «si può discutere se sia utile o non utile l’aeroporto. La politica fa tutte le sue valutazioni, le associazioni di categoria altrettanto, e questo è doveroso. Poi- prosegue- c’è la parte tecnica che è fatta da ingegneri, da osservazioni, regolamenti». In questo passaggio, pertanto, «non entro e faccio lavorare i tecnici e ci mancherebbe altro che invadessimo un campo che non deve essere della politica». Quest’ultima, «decide di fare o non fare un’infrastruttura. La tecnica- conclude- è bene che faccia il proprio percorso e da questo mi tengo fuori e osservo da spettatore interessato quello che accade».
E oggi lo stesso ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con una breve nota, raffredda gli entusiasmi della prima ora. «Si segnala – scrive il dicastero retto da Toninelli – che la convocazione della conferenza dei servizi per il masterplan dell’Aeroporto di Firenze è un atto procedurale che non incide in alcun modo sulla project review in corso, relativa alla sostenibilità dell’opera».