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Chiesa: vescovo Pistoia, “nuovo anno pastorale complesso”
Vescovo Tardelli, nella lettera d’inizio dell’anno pastorale 2023/2024 parla anche di “stagione decisiva” e rilancia il Sinodo diocesano verso la seconda ed ultima sessione
Con la lettera per l’inizio del nuovo anno pastorale 2023/2024 il Vescovo di Pistoia, mons. Fausto Tardelli, rilancia il cammino del Sinodo diocesano, ora chiamato a vivere la sua seconda e ultima sessione.
«Sospinti dallo Spirito per testimoniare a tutti la gioia del Vangelo”. Queste parole — scrive il Vescovo nella lettera indirizzata a tutta la Chiesa pistoiese — indicano il tema del nostro Sinodo e ne danno il senso, sintetizzando l’esperienza che stiamo vivendo».
Nella lettera il Vescovo riassume il percorso svolto finora dal Sinodo. «È stato un bel lavoro, davvero corale. L’apporto dei laici si è rivelato fondamentale e vi confesso di aver gioito nel constatare tanta partecipazione piena di senso ecclesiale e segna di grande corresponsabilità. Devo esprimere un grazie particolare al Signore per l’esempio luminoso dato dai sinodali che sono stati parte attenta e attiva nel discernimento delle attese di Vangelo». Adesso però, con l’avvio del nuovo anno pastorale, è tempo di rimboccarsi le maniche e di «individuare le risposte, i cambiamenti, gli impegni che quelle sfide ci richiedono».
Il Vescovo non ha dubbi, si tratta di un tempo di svolta per la Chiesa di Pistoia, una stagione complessa e decisiva. «Quest’anno il Signore – evidenzia il Vescovo – ci offre un’occasione storica per riformare la nostra vita personale e quella della nostra Chiesa locale. Si tratta di individuare i cammini di conversione da attuare per essere una Chiesa autenticamente missionaria come ci ha indicato il Concilio e il Santo Padre della Evangelii gaudium. L’apporto di tutti è fondamentale. Si tratta di conversione. È una cosa seria».
E il lavoro della Chiesa pistoiese riparte dai contenuti del Libro sinodale consegnato in occasione della solennità di San Jacopo. «Occorre fare ogni sforzo — chiede il Vescovo — perché le sfide pastorali, gli appelli dello Spirito Santo contenuti nel Libro sinodale siano conosciuti dal maggior numero di persone anche fuori dai confini della Chiesa e siano oggetto di attenta riflessione».
Il Vescovo indica poi alcune date significative. La prima cade domenica 24 settembre. «In tutte le Messe – raccomanda Tardelli – si elevino speciali ringraziamenti al Signore per il cammino fatto e si riprenda la preghiera per il Sinodo al termine di ogni Eucaristia».
Un’altra data fondamentale è quella di domenica 1 ottobre alle 17 in Cattedrale. «Un appuntamento molto importante che ci dovrebbe vedere tutti presenti insieme ai rappresentanti del popolo di Dio, ai catechisti in particolare e ai padri e madri sinodali: è l’apertura dell’Anno pastorale; con il mandato ai catechisti, la preghiera per la seconda sessione del Sinodo e l’inizio della consultazione diocesana per questa seconda sessione, attraverso i “gruppi sinodali”».
Sarà concentrato proprio sui gruppi sinodali il lavoro della Chiesa diocesana. «Dovranno anzi esserne costituiti di nuovi – sottolinea il Vescovo – Essi hanno lo scopo di consultare il popolo di Dio sulle proposte e gli impegni che devono scaturire dall’ascolto dell’anno scorso, cioè dalle 9 proposizioni contenute nel libro sinodale. A partire dal primo di ottobre e sino alla fine di gennaio i gruppi sinodali dovranno lavorare, riunendosi il più possibile, seguendo le indicazioni della Segreteria Generale del Sinodo». Poi il cammino del Sinodo calcherà le orme della sessione precedente, con circoli minori, assemblee generali e, nella solennità di San Jacopo 2024, la consegna dell’ultima parte del Libro Sinodale.