Toscana

Terrorismo. A Firenze 50 idee per bando su barriere d’arte

Sedute di ogni dimensione e forma, comprese alcune molto curiose come una bocca rossa (e non a caso il progetto si chiama «Bacio»), vasi e fioriere ricchi di fiori e alberi, soluzioni con luci e colori: sono una cinquantina i progetti realizzabili arrivati al Comune di Firenze per la «Chiamata alle Arti», l’avviso pubblico lanciato due mesi fa per trasformare in arredo urbani utili e di qualità le barriere antisfondamento in città, posizionate dopo l’attentato terroristico di Barcellona d’intesa con il Comitato per l’ordine e la sicurezza.

Il sindaco Dario Nardella infatti ha sposato l’idea lanciata dall’architetto Stefano Boeri, la necessità di una città che abbini sicurezza con bellezza e cultura. A settembre è stata quindi lanciata una consultazione di idee dal titolo «#florencecalling», ovvero una «Chiamata alle arti» per trovare soluzioni innovative in grado di selezionare dispositivi di protezione della città: elementi di sicurezza e allo stesso tempo anche di arredo urbano. L’obiettivo in sostanza è quello di non istallare barriere di cemento per la difesa passiva, ma anzi di migliorare la qualità estetica e urbana degli spazi pubblici del centro storico di Firenze.

In questi due mesi sono arrivate una cinquantina di proposte: le più da Firenze ma anche da altre città d’Italia e alcune dall’estero. Molti dei proponenti sono architetti, singoli o associati, ma ci sono anche ingegneri, agronomi, garden e interior designer, studenti. Tra questi ultimi anche una giovanissima studentessa di un liceo fiorentino che, disegnando alcune fioriere, vuole dare il suo «piccolo contributo alla sicurezza della nostra città». Fioriere a sedute sono i temi dominanti: tra i vari progetti ci sono fioriere a forma di simbolo della pace, panchine che si richiudono a libro e scompaiono (in modo da garantire flessibilità di utilizzo), sedute come massi lucidi o «panettoni» luminosi, persino delle barriere a forma di tartaruga oppure sedute a forma di uova colorate. Le proposte saranno ora valutate e saranno anche mostrate ai cittadini per condividere il più possibile la scelta delle soluzioni. Interesse dell’amministrazione è trovare delle idee da rendere disponibili anche per altre città.