Toscana
Graziano Zoni: giovedì a Firenze il funerale
Per pochi giorni non è arrivato al traguardo degli ottant’anni. Peccato. Lo avremmo festeggiato volentieri anche su queste pagine di cui da un po’ di tempo era diventato editorialista. Graziano Zoni era una bella persona. Ha ragione il cardinale Giuseppe Betori a dire che quello che colpiva di lui era innanzitutto la sua semplicità. Era un uomo mite, di grande umanità, che «ti sapeva essere amico», commenta l’arcivescovo di Firenze sottolineando la «profonda adesione al Vangelo» e il lungo percorso di Zoni nell’associazionismo cattolico sempre contraddistinto dall’attenzione ai poveri e a quelle periferie oggi così care a Papa Francesco.
Emiliano di nascita, fiorentino d’adozione, Zoni è morto sabato 14 ottobre a Torino dove si era recato per una iniziativa di Emmaus Italia di cui era stato presidente dopo aver ricoperto lo stesso incarico in Mani tese. Avrebbe compiuto ottant’anni il prossimo 31 ottobre.
«Se n’è andato camminando per strada – ha raccontato l’amico Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della pace –, dopo una vita condivisa con la gente di strada: quelli che per strada sono finiti e sono stati costretti a restare. I tantissimi che l’hanno conosciuto lo ricorderanno per la coerenza, l’onestà, la sobrietà, l’amore, la dedizione, la fede, la positività, la tenacia, il coraggio, la bontà che ha sempre distribuito a piene mani, oltre alla passione per la giustizia e la pace».
«La povertà è un valore – amava ripetere Zoni –, illegale è la miseria. Anche San Francesco ha cantato e chiamato “sorella” la povertà. Mai avrebbe potuto chiamare “sorella” la miseria». Per questo era felice che la cultura cristiana avesse presentato e presentasse la povertà come beatitudine, quindi come valore positivo a cui tendere.
Dopo diversi anni di militanza in Azione cattolica, dal 1974 al 1987 Zoni è stato come detto presidente di Mani Tese e poi, dal 1987 al 2008, di Emmaus Italia. Ha rivestito incarichi anche in altre associazioni impegnate nella cooperazione internazionale.