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Eurobarometro: Cittadini comunitari ottimisti su futuro Ue, italiani e francesi contrari. Migrazioni e terrorismo preoccupazioni più diffuse

Ad un anno dalle elezioni europee nuovo sondaggio di Eurobarometro. La fiducia nell'Unione e nell'euro sarebbero in aumento, almeno in 15 stati. La sfida più grande è attualmente l'immigrazione.

(Strasburgo) È sempre difficile stabilire quale sia il grado di attendibilità dei sondaggi. A maggior ragione quando si parla di Europa. Secondo il sondaggio pubblicato oggi da Eurobarometro «la maggior parte degli europei ritiene che la situazione economica sia buona ed è ottimista in merito al futuro»; inoltre «la fiducia nell’Unione» sarebbe «in aumento e il sostegno all’Unione economica e monetaria ai massimi livelli». L’inchiesta è stata svolta tra il 17 e il 28 marzo intervistando 33mila cittadini europei. Tra gli elementi che spiccano, il numero, in aumento, di coloro che affermano «di aver beneficiato delle politiche chiave dell’Unione europea, mentre i due terzi degli europei vogliono un’Ue forte nel settore del commercio». Gli europei, riferisce ancora Eurobarometro, «hanno in maggioranza un’immagine positiva dell’Unione»; la percentuale degli intervistati che ritengono che la loro voce conti ha raggiunto il livello più elevato dal 2004.

È soprattutto sul fronte economico che si registra un senso di ottimismo, pur graduato tra i cittadini dei diversi Paesi membri. «Gli europei continuano ad avere un’opinione positiva sullo stato dell’economia europea (50%, +2 punti percentuali rispetto all’autunno 2017, contro il 37% con opinione negativa, -2). È il punteggio più elevato dal 2007. In 25 Stati membri la maggioranza degli intervistati afferma che la situazione dell’economia europea è buona (rispetto ai 23 Stati membri dell’autunno 2017). Dall’autunno 2017 le percezioni positive hanno guadagnato terreno in 21 Stati membri».

Il nuovo sondaggio Eurobarometro, realizzato a un anno dalle elezioni dell’Europarlamento (23-26 maggio 2019), registra tra i cittadini europei ottimismo rispetto alle prospettive economiche, ma soprattutto colpisce il «sostegno all’Unione economica e monetaria e all’euro» che «rimane a un livello record: nella zona euro i tre quarti dei rispondenti (74%) sono a favore della moneta unica dell’Ue». In aumento, sempre stando a Eurobarometro, anche la fiducia nell’Ue: «è al 42% (+1%) e si attesta al livello più alto dall’autunno 2010». In 15 Stati membri la maggioranza degli intervistati ha fiducia nell’Ue. I livelli più elevati si registrano in Lituania (66%), Portogallo e Danimarca (entrambi 57%), e Lussemburgo e Bulgaria (entrambi 56%). Rispetto all’autunno 2017, la fiducia nell’Ue ha guadagnato terreno in 19 Paesi, in particolare in Portogallo (57%, +6 punti percentuali) e Slovenia (44%, +6), mentre è diminuita in sei Paesi, in particolare in Belgio (47%, -6), Ungheria (44%, -5) e Slovacchia (44%, -4). «Il 40%», dunque meno della metà, «degli europei ha un’immagine positiva dell’Ue (il 37% neutra e il 21% negativa). L’immagine è positiva in 15 Stati membri, con le percentuali più elevate in Irlanda (64%), Bulgaria e Portogallo (entrambi 56%) e Lussemburgo (54%)». Comunque la fiducia nell’Ue rimane più alta della fiducia nei governi o nei parlamenti nazionali.

Inoltre «la maggioranza dei cittadini europei si dichiara ottimista in merito al futuro dell’Unione (58%, +1)». L’ottimismo prevale in tutti gli Stati membri, eccetto due: la Grecia e il Regno Unito. Le percentuali più elevate di ottimisti si registrano in Irlanda (84%), Portogallo (71%), Lussemburgo (71%), e Malta, Lituania e Danimarca (70% in tutti e tre i Paesi). I valori meno elevati sono quelli di Francia (48%), e Cipro e Italia (entrambi 54%).

«Attualmente l’immigrazione risulta la principale sfida che l’Ue deve affrontare», secondo il 38% degli intervistati da Eurobarometro. «Al secondo posto figura il terrorismo (29%), che ancora precede la situazione economica (18%), lo stato delle finanze pubbliche degli Stati membri (17%) e la disoccupazione (14%)». A livello nazionale i principali problemi rimangono la disoccupazione (25%, invariato), la sanità e la sicurezza sociale (23%, +3) e l’immigrazione (21%). La salute e la sicurezza sociale raggiungono un nuovo picco e sono attualmente al secondo posto, per la prima volta dalla primavera 2007. Stando al nuovo sondaggio di Eurobarometro, «la libera circolazione delle persone, dei beni e dei servizi nell’Ue» e «la pace tra gli Stati membri dell’Ue» sono percepiti come i due risultati più positivi dell’Unione rispettivamente dal 58% e dal 54% degli europei. Infine, il 70% degli europei si sente cittadino dell’Ue. «Per la prima volta dalla primavera 2010 questa opinione – commentano i sondaggisti – è condivisa dalla maggioranza in tutti gli Stati membri».

Rispetto alla primavera 2014, un maggior numero di cittadini afferma a Eurobarometro di avere beneficiato di alcune iniziative chiave dell’Unione, come «la riduzione o l’eliminazione dei controlli alle frontiere per i viaggi all’estero, il calo delle tariffe per le chiamate da cellulare in un altro Paese dell’Ue, il rafforzamento dei diritti dei consumatori nell’acquisto di prodotti o servizi in un altro Stato comunitario o il miglioramento dei diritti dei passeggeri del trasporto aereo».