Toscana

Firenze. Theresa May: dopo Brexit vogliamo essere i migliori partner dell’Ue

Secondo la premier, il governo di Londra «vuole forgiare un futuro migliore e più luminoso con i popoli dell’Unione Europea». «Questo sarà un momento decisivo nella storia del nostro Paese» ha continuato May, convinta che «anche l’Ue sta cominciando un capitolo nuovo». «Forse stiamo lasciando l’Unione Europea ma non stiamo lasciando l’Europa», ha detto, riconoscendo però che finora i negoziati sull’uscita del Regno Unito dall’Ue sono stati «difficili».

Londra  – ha proseguito la May – riconosce e apprezza i contributi forniti dai cittadini dell’Ue residenti nel Regno Unito. Dopo aver fatto riferimento ai circa 600mila italiani che vivono nel Regno Unito, il capo di governo ha detto: «Vogliamo che rimaniate, vi apprezziamo e vi ringraziamo per il contributo che date al nostro Paese». Sul rispetto dei diritti dei cittadini dell’Ue immigrati, poi, May ha parlato di impegno «reale».

Non bisogna imporre tasse o dazi che penalizzino il commercio tra la Gran Bretagna e l’Unione europea. «Dobbiamo essere creativi e pratici allo stesso tempo nel definire un’alleanza economica» ha detto la premier. «L’Ue è il nostro più importante partner commerciale e non c’è bisogno di imporre tariffe».

La sua proposta è quella di un periodo di transizione dopo Brexit oltre il marzo 2019, la scadenza fissata per l’uscita dall’Ue. Secondo il capo di governo, «né il Regno Unito né l’Unione Europea sono in grado di applicare nuovi accordi senza scosse» e dunque dopo Brexit serve un periodo di transizione affinché il processo sia «ordinato». Rispetto ai tempi May ha aggiunto: «Il popolo ha votato per lasciare l’Ue e alla fine del marzo 2019 lasceremo l’Ue».

La premier ha anche confermato che la Gran Bretagna è decisa a onorare i suoi impegni finanziari con l’Unione Europea. «Vogliamo versare nuovi contributi – ha detto – per coprire la giusta parte dei costi». Nelle anticipazioni dei giorni scorsi, la stampa britannica aveva interpretato l’annuncio come un impegno a versare in due anni 20 miliardi di euro.