Cultura & Società
Libri: esce “Abbecedario biblico” di Francesco Patton, Custode di Terra Santa
La prefazione è di Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme e cardinale nel prossimo concistoro del 30 settembre.
Da A come acqua a Z come zaffiro, parole per chi si mette in ascolto delle Scritture: TS Edizioni pubblica, anche in formato e-book, la seconda edizione di “Abbecedario biblico. Nutrirsi delle Scritture dalla A alla Z”, di Francesco Patton, dal 2016 Custode di Terra Santa, con la prefazione di Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme e cardinale nel prossimo concistoro del 30 settembre.
Il testo, spiegano da TS edizioni, nasce come riflessioni personali del Custode su parole bibliche che hanno anche un valore simbolico. In origine rivolte ai fratelli e alle sorelle dell’Ordine Francescano secolare del Trentino queste riflessioni sono a carattere divulgativo. Spiega padre Patton nell’introduzione: “Spero che queste poche pagine possano essere di qualche utilità al cammino spirituale di chi le leggerà, che facciano venire il desiderio di mettersi ogni giorno in cammino sulle orme della Parola di Dio, tanto dell’Antico come del Nuovo Testamento. Soprattutto auguro a chi legge di portare sempre più nel cuore il desiderio di diventare discepoli della Parola”.
Il patriarca Pierbattista Pizzaballa, predecessore di padre Patton nel ruolo di Custode, sottolinea nella prefazione: “Il lettore non si lasci ingannare dalla mole ridotta del libro che ha tra le mani: siamo infatti davanti a un testo di dimensioni inversamente proporzionali al suo valore. Basterà anche solo sfogliare brevemente queste pagine per accorgersene. La scelta compiuta dall’autore, padre Francesco Patton, Custode di Terra Santa, è quella di illustrare alcuni ‘simboli biblici’, dedicando a ciascuno di essi una lettera dell’alfabeto italiano, dalla A alla Z. Ne deriva una sorta di ‘piccola enciclopedia’, che con la sua originalità e sapienza evangelica coinvolge chi legge. Mi piace pensare – conclude Pizzaballa – che, nel complicato contesto della Terra Santa, con le sue gioie e fatiche, queste riflessioni abbiano poco alla volta acquisito anche il gusto e il sapore di questa Terra”.