Toscana

Suicidio e tentato omicidio di Volterra: Emanuele (Famiglie separate cristiane), «al figlio resteranno lividi per tutta la vita»

Emanuele denuncia le difficoltà che «molte famiglie, toccate dalla separazione, vivono quotidianamente, e che vorremmo venissero prese in considerazione, perché non si tratta di casi isolati… e ci sono in mezzo dei figli». Così il presidente di «Famiglie separate cristiane» sottolinea: «Uno dei due coniugi, quello collocatario, quasi sempre la madre, si è trasferita con il figlio a 500 km di distanza (e di casi del genere ne abbiamo avuti tanti). Difficoltà, immaginiamo, seguendo altri casi che si sono rivolti a Famiglie separate cristiane in questi trent’anni, difficoltà a vedere il figlio e a fare il padre, difficoltà per fissare gli appuntamenti per le visite al bambino! Supponiamo quante volte sì sarà recato da Castelfiorentino ad Afragola e non avrà trovato nessuno in casa, o gli avranno detto che il bambino era malato o che il bambino non voleva vederlo». «Pare – conclude Emanuele – che il padre non riuscisse a vedere nemmeno la pagella del figlio e per vederla si è dovuto rivolgere al tribunale».