Papa Francesco
Papa: “Per annuncio Vangelo, serve sopportare il male”
All’udienza generale di questa mattina nell’Aula Paolo VI, il santo Padre ha affermato che “anche oggi, per evangelizzare le culture, occorrono costanza e pazienza, occorre non temere i conflitti, non perdersi d’animo”
“Per annunciare il Vangelo non basta testimoniare il bene, occorre saper sopportare il male”. Lo ha detto Papa Francesco all’udienza generale di questa mattina nell’Aula Paolo VI. Nel discorso in lingua italiana, il Papa ha ripreso il ciclo di catechesi “La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente”, incentrando la sua meditazione sul tema “L’annuncio nella lingua materna: San Juan Diego, messaggero della Vergine di Guadalupe”.
Il Pontefice si è soffermato sulla testimonianza di san Juan Diego, messaggero della Vergine di Guadalupe. “Era una persona umile, un indio del popolo: su di lui si posa lo sguardo di Dio, che ama compiere prodigi attraverso i piccoli”. Ne ha ripercorso, la biografia e la storia, fino all’apparizione della Vergine e alle sue richieste. Quindi, Papa Francesco ha ricordato “la fatica, la prova dell’annuncio: nonostante lo zelo, arrivano gli imprevisti, a volte dalla Chiesa stessa”. “Anche oggi, in tanti luoghi – ha aggiunto -, per inculturare il Vangelo ed evangelizzare le culture occorrono costanza e pazienza, occorre non temere i conflitti, non perdersi d’animo”. Parlando poi a braccio, il Papa ha ricordato un Paese dove “i cristiani sono perseguitati perché sono cristiani e non possono fare la loro religione in pace”.
Tornando sulle apparizioni della Madonna di Guadalupe, ha ricordato che Juan Diego, scoraggiato dai dinieghi del vescovo nei confronti della richiesta della Madonna di costruire un santuario nel luogo dell’apparizione, “chiede alla Madonna di dispensarlo e di incaricare qualcuno più stimato e capace di lui, ma viene invitato a perseverare”. “C’è sempre il rischio di una certa arrendevolezza nell’annuncio: una cosa non va e ci si tira indietro, scoraggiandosi e rifugiandosi magari nelle proprie certezze, in piccoli gruppi e in alcune devozioni intimistiche. La Madonna, invece, mentre ci consola, ci fa andare avanti e così ci fa crescere, come una buona madre che, mentre segue i passi del figlio, lo lancia nelle sfide del mondo”.
Infine, il Papa ha ribadito l’importanza dei santuari mariani. “Quando ci sono difficoltà nella vita andiamo dalla madre e quando siamo felici andiamoci per condividere questo – ha concluso -. Abbiamo bisogno di recarci in queste oasi di consolazione e di misericordia, dove la fede si esprime in lingua materna; dove si depongono le fatiche della vita tra le braccia della Madonna e si torna a vivere con la pace nel cuore”.