Toscana

Firenze, chiude all’improvviso il Corridoio vasariano: manca la sicurezza

La Direzione delle Gallerie degli Uffizi ha sospeso da ieri le visite per gruppi nel Corridoio Vasariano. La decisione è stata disposta dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco a seguito di un esposto sulle condizioni di sicurezza attuali dell’ambiente, presentato nei mesi scorsi alla Prefettura, e al conseguente sopralluogo degli stessi Vigili del Fuoco.

«Inoltre, – si legge in un comunicato della Direzione degli Uffizi – le temperature eccezionalmente alte di questi giorni, che oltrepassano i limiti regolamentari per visitatori e custodi, rendono comunque inagibile l’ambiente e confermano la giustezza della scelta di rimuovere le opere pittoriche dal suo interno a causa delle condizioni climatiche non favorevoli per la loro conservazione».

Immediata la protesta della Fiavet toscana (Federazione associazioni imprese viaggi e turismo)che ricorda come gli operatori da anni offrano al mercato mondiale del turismo la visita guidata al Vasariano.

«Si sa che a luglio da sempre a Firenze fa molto caldo – scrive il presidente Pier Carlo Testa ­- e che uno spazio costruito secoli fa non ha tutte le caratteristiche che oggi vengono chieste per aprire alle visite, ma questo non ha mai scoraggiato migliaia di turisti che hanno continuato a prenotare le visite al Corridoio, considerata una esperienza unica ed emozionante. Con la chiusura, comunicata da un giorno all’altro e senza possibilità di riprogrammare una data alternativa nell’arco della stagione, i tour organizer contano a migliaia le cancellazioni forzate e valutano in decine di migliaia di euro il danno subito. E decine i posti di lavoro degli addetti al settore messi in pericolo. Ma il danno enorme è prima di tutto per l’intera città, che si vede privata della possibilità di offrire un luogo fra i più affascinanti ed originali. Una sconfitta per chi vorrebbe ottimizzare la fruizione delle grandi bellezze che tutto il mondo vuole venire a vedere».

Fiavet Toscana «chiede che si trovino le soluzioni adeguate nel rispetto delle diverse categorie professionali coinvolte per una riapertura in tempi rapidi e certi» e offre la piena disponibilità a trovare la «soluzione tecnica concretamente realizzabile per riaprire le porte del Corridoio alle visite al più presto possibile».