Toscana
L’Opera per la Gioventù «Giorgio La Pira» tra i vincitori del Premio Cittadino europeo 2016
Nelle motivazioni diffuse dal sito italiano del Parlamento europeo si legge che «L’Opera per la Gioventù “Giorgio La Pira” è un’associazione nata a Firenze nel 1954. E’ impegnata nella formazione umana e cristiana dei giovani, finalizzata a un responsabile inserimento nelle comunità e alla costruzione di una casa comune europea. Fondatore è Pino Arpioni, la cui vocazione di dedicarsi alla formazione dei giovani maturò durante gli anni passati nei campi di prigionia tedeschi durante la guerra.
La relazione con Giorgio La Pira ha poi esercitato una notevole influenza nel permeare la vocazione al dialogo internazionale tra i popoli. A partire dal 1979, con un viaggio a Londra, si aprirono i rapporti con la Chiesa Anglicana. Dal 1986 l’esperienza si è allargata alla Chiesa Ortodossa Greca. Si è poi costruito negli anni un vero rapporto di dialogo con giovani da Mosca e San Pietroburgo.
Negli anni si sono associati anche giovani di altre nazionalità (albanesi, croati, congolesi, francesi, israeliani, palestinesi, portoghesi, siriani, ungheresi), dando così vita all’esperienza del “Campo internazionale”, dove ogni anno, nell’ambito dell’esperienza di vita comunitaria presso il Villaggio La Vela, si mette in pratica un confronto culturale tra giovani su tematiche inerenti i valori della persona, i rapporti tra popoli e nazioni, il dialogo tra religioni. Focus del Campo Internazionale 2015 è stato Citying the World: Unire le Città per Unire le Nazioni, sul tema del dialogo tra le città come importante strumento per costruire la pace».
Gli altri tre vincitori italiani sono la Fondazione Arché (aiuto a minori e donne in difficoltà, oltre che all’integrazione di famiglie straniere), l’associazione Pegaso (che gestisce casa con 22 disabili ) e l’attivista italo-marocchina Nawal Soufi (26 anni, italiana con origini marocchine, diventata un punto di riferimento per tanti migranti).
Ad annunciarlo è stata, l’1 giugno, la giuria presieduta dalla vice presidente del Parlamento europeo Silvie Guillaume. Insieme a lei, per valutare i candidati, anche i vice presidenti Ildikó Gallo-Pelcz, Anneli Jäätteemaki, Dimitrios Papadimoulis e dall’ex presidente dell’Europarlamento Enrique Barón.
I quattro vincitori italiani saranno premiati il prossimo venerdì 23 settembre a Firenze, presso gli Archivi Storici dell’Unione europea di Villa Salviati, per poi essere invitati al Parlamento europeo a Bruxelles insieme agli altri, il 12 e 13 ottobre.
Il premio, dal 2008, va a quei cittadini o a quelle organizzazioni che si distinguono per il loro impegno nel rafforzare l’integrazione europea e il dialogo tra i popoli. Ogni candidato deve essere proposto da almeno un eurodeputato e quest’anno la giuria ha dovuto scegliere i migliori 50 fra un totale di 79 partecipanti.