Toscana

Migranti: il modello di accoglienza di San Casciano presentato ai vertici Oxfam di tutto il mondo

E’ avvenuto nell’ambito di un percorso di formazione rivolto ai referenti Oxfam, ospiti a San Casciano per la presentazione delle attività svolte in favore dei trenta migranti del centro di accoglienza del comune chiantigiano. Un percorso che ha potuto svilupparsi nella direzione promossa dall’amministrazione comunale grazie alla collaborazione delle associazioni locali con le quali Oxfam e il Comune hanno potuto costruire una vera e propria rete dell’accoglienza.

A spiegarlo ai referenti del circuito internazionale, riuniti nella sala conferenze della biblioteca comunale, l’assessore alle Politiche per l’integrazione. Dal 2015, anno dell’apertura del centro di accoglienza, la comunità sancascianese si è dovuta confrontare con un fenomeno migratorio di portata internazionale. Il coinvolgimento delle associazioni locali è stato fondamentale e ha favorito il processo di integrazione.

Tante le iniziative che sono state realizzate come il servizio pedibus, il volontariato nei circoli, la pulizia delle aree di verde pubblico, i pranzi multietnici, gli aperitivi e i dibattiti. Ad un anno dall’inizio dell’esperienza, l’assessore trae un bilancio positivo. Per l’amministrazione comunale, che ha vissuto il centro di accoglienza come un’opportunità, il modello ha funzionato grazie alla professionalità degli operatori e alla sensibilità di una comunità che è stata in grado di accogliere.

Anche per Alessandro Bechini, direttore dei programmi Oxfam in Italia, «è stata un’occasione di confronto con gli altri colleghi per far conoscere la realtà e l’esperienza di San Casciano, mi auguro che da questo incontro possano nascere collaborazioni utili al miglioramento dell’esperienza».

All’iniziativa erano presenti i referenti Oxfam di una quindicina di diversi paesi del mondo tra cui Stati Uniti, Inghilterra, Laos, Libano, Congo, Olanda, Bangladesh, Turchia, Mozambico, Zambia, Serra Leone, Guatemala.