Toscana
Scuola elementare rinuncia a «Divina Bellezza»: Mugnai (FI), «follia ideologica»
«Non è così che si fa integrazione: queste sono follie ideologiche quanto vietare il prosciutto nelle mense scolastiche o il presepe a Natale. Pura follia ideologica». E’ tranchant il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai nel commentare la scelta della scuola elementare fiorentina Matteotti di non condurre i bambini a visitare la mostra Bellezza Divina “per venire incontro alla sensibilità delle famiglie non cattoliche”.
Il tema della mostra, allestita a Palazzo Strozzi, è infatti religioso. Arte, con percorsi iconografici che vanno da Van Gogh a Chagall, da Picasso a Matisse e a Fontana e a Munch. Perle, insomma, del Novecento europeo e non solo.
«L’arte è arte, e la censura che si è abbattuta sulla visita a una mostra di tanto spessore deriva dalla stessa radice mentale che poi, in uno sviluppo estremo, porta l’Isis a distruggere le chiese e l’iconografia cattolica in generale. Si azzera la cultura – attacca Mugnai – nel nome di un malinteso senso di accoglienza che altro non è che radicalismo ideologico dei peggiori, che in questa maniera viene trasferito ai bambini in un’età in cui sono privi degli strumenti cognitivi per elaborare un messaggio che di fatto etichetta come negativa la testimonianza del cattolicesimo, pur se artistica. Dico che questa non è integrazione perché la cultura europea e le sue massime testimonianze artistiche sono intrise di cristianesimo e cattolicesimo. Il senso religioso è inscindibile dalla nostra cultura. Negarlo, significa rinnegare la nostra storia e le nostre radici annullando la nostra identità. Al contrario, integrare chi arriva e chi ha culture diverse dalla nostra significa rivendicare con forza ciò che ci caratterizza. Quanto è avvenuto in quella scuola elementare – conclude Mugnai – è pura follia ideologica assolutamente, quella sì, da censurare e condannare».