Toscana

Turismo, Toscana capofila del «Grand tour dei sapori»

Un vero e proprio prodotto turistico e culturale da porre all’attenzione delle Istituzioni internazionali, del mondo delle imprese del turismo, della ristorazione e del settore agroalimentare.

«L’idea di un Grand Tour delle identità europee dei sapori e delle produzioni enogastronomiche ed agroalimentari, nasce – ha dichiarato Stefano Ciuoffo, Assessore alle Attività Produttive e al Turismo della Regione Toscana – sulla base delle rilevanti esperienze interregionali maturate in materia di costruzione e promozione di itinerari turistico-culturali. Ma soprattutto da alcuni progetti realizzati negli ultimi anni in Toscana, tra cui quello di Vetrina Toscana e della Via Francigena, che tra l’altro, secondo i dati Istat contribuisce al 13% del turismo della regione».

«Il mio obiettivo – ha precisato Ciuoffo – non è certo portare meno visitatori a Firenze, ma fare in modo che i grandi flussi nelle città d’arte siano regolati affinché queste non vengano snaturate. Per far fruttare appieno il patrimonio culturale ed enogastronomico bisogna infatti scommettere su quei visitatori che desiderano scoprire lo spirito dei luoghi anche a partire da un piatto che portiamo a tavola, dove ogni elemento disegna un territorio, una tradizione secolare».

Una domanda di qualità che tra l’altro nell’intero comparto turistico europeo assomma già al 40%, come ha sottolineato Silvia Costa, Presidente della Commissione Cultura del Parlamento Europeo, e che consentirà anche di creare degli esempi di cooperazione, di diplomazia europea, di tutela del patrimonio ambientale e paesaggistico.

Il prossimo 23 ottobre, nell’ambito dell’Assemblea tematica annuale di NECSTouR, sarà inoltre presentato il portale che raccoglierà progressivamente le adesioni alla Comunità del Grand Tour e metterà in rete le mete del turismo sostenibile. Ovvero tutti quei territori meno noti che attraverso un approccio sistematico in un contesto europeo, potranno diventare fruibili.