Toscana

Consiglio regionale protagonista: nel 2014 varate 71 leggi. Ma c’è grande incertezza istituzionale

Il 2014 segna anche il tasso di successo più alto delle iniziative legislative consiliari rispetto alle ultime due legislature, con il 47% delle proposte giunte a buon fine. Va precisato, però, che le proposte di maggiore ampiezza sono state presentate dalla Giunta.

I dati emergono dal Rapporto sulla legislazione per l’anno 2014, presentato questa mattina in sala Gonfalone di palazzo Panciatichi.

Il presidente del Consiglio regionale nel suo intervento di saluto ha evidenziato che occorre fare chiarezza su ciò che si vuole fare delle Regioni. A suo giudizio, la cosa peggiore è dire e non dire, non fare chiarezza su cosa si vuole fare. 

È stata Gemma Pastore, dirigente per l’assistenza giuridico legislativa dell’Assemblea toscana, ad illustrare in dettaglio il rapporto, sottolineando che, nell’ambito dell’iniziativa consiliare, assume particolare rilievo quella dell’Ufficio di presidenza, con interventi ulteriori sulla riduzione dei costi degli organi politici, in particolare sui vitalizi. È stata, inoltre, varata la nuova disciplina della Conferenza permanente delle autonomie sociali (Copas) e della Commissione per le pari opportunità, del collegio dei revisori della Regione Toscana. È stata modificata la legge sull’autonomia consiliare.

La maggior parte delle leggi emanate nel 2014 ha carattere manutentivo (47, pari al 66,2%), sono cioè leggi che modificano il testo di discipline vigenti. È, questo, un aspetto positivo per la qualità della normazione, perché segna il rispetto del principio che le integrazioni dei testi unici devono avvenire in modo espresso. L’aspetto negativo è che talvolta si ricorre a ripetuti interventi di modifica su testi, che invece avrebbero bisogno di una riscrittura completa. È il caso dell’ulteriore modifica della legge sui rifiuti 25/1998, su cui nel corso del tempo sono intervenute ben 19 leggi regionali, con ben 205 note attualmente aggiunte al testo.

Nel 2014 sono state 18 le leggi non sottoposte al vaglio dell’istruttoria di merito delle commissioni, ma sottoposte direttamente all’aula per l’approvazione. Di queste 5 sono d’iniziativa dell’Ufficio di presidenza, 8 di consiglieri regionali, 5 della Giunta.

Tra le riforme più significative, segnaliamo la nuova legge sul governo del territorio, la più vasta e complessa dell’ordinamento regionale, con 256 articoli e due allegati, che abbracciano tre filoni normativi: urbanistica, edilizia, territorio rurale. Il governo del territorio è stato oggetto di due importanti atti di programmazione: l’integrazione al Pit per la definizione del Parco agricolo della Piana, con la qualificazione dell’aeroporto di Firenze, e l’integrazione al Pit con valenza di Piano paesaggistico, approvato nei primi mesi del 2015.