Toscana

Danni causati dall’uragano al vivaismo pistoiese: Rossi scrive al ministro Martina

Rossi sottolinea come, nonostante i danni per complessivi 140 milioni di euro non superino la soglia dei 200 che avrebbe permesso di attivare gli aiuti di Stato perché superiori al 30% della produzione lorda vendibile, al momento le imprese danneggiate non possono ricevere un aiuto proporzionato, indispensabile per proseguire la loro attività

Nonostante i danni siano sotto soglia, spiega il presidente, l’uragano non si è abbattuto in maniera uniforme sul territorio, tanto che ci sono aziende che hanno subito danni superiori al 50% della loro produzione lorda vendibile, mentre altre non ne hanno avuti. Di fronte a questa situazione la Regione chiede modifiche al decreto 102/2004 che, se attuate, produrrebbero un beneficio alle imprese danneggiate: in primo luogo di regolamentare i fondi di mutualità, con riferimento all’individuazione dei soggetti gestori (consorzi di difesa, cooperative e loro consorzi), poi regole sulla gestione del rischio con possibilità di coassicurazione e riassicurazione, regole e modalità di contribuzione pubblica sui fondi di mutualità e regole di controllo e individuazione degli organismi preposti. Poi al ministro viene chiesto di ripristinare la precedente norma nella quale si prevedeva l’esclusione dalla valutazione per danni solo delle produzioni assicurate, in luogo di quelle assicurabili. Infine è ritenuto necessario incrementare l’attuale livello di stanziamento dei fondi pubblici.

Per il presidente della Regione sarebbe, infine, auspicabile consentire alle imprese danneggiate una deroga relativa ai pagamenti e agli obblighi fiscali per mutui e oneri previdenziali.

Il ministro dell’agricoltura era venuto a Firenze lo scorso 9 marzo, all’indomani dell’uragano, per un incontro con il presidente della Regione e i rappresentanti di categoria. In quell’occasione aveva promesso il suo impegno per dare risposte concrete ad uno dei principali settori produttivi toscani.