Toscana
Sicurezza alimentare: protocollo fra Regione, Istituto Zooprofilattico, Università di Pisa e imprese
A firmarlo due assessori della Regione, Luigi Marroni per la sanità e Gianni Salvadori per l’agroalimentare, il direttore dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana, Remo Rosati, la direttrice del Dipartimento di Scienze veterinarie dell’Università di Pisa, Daniela Gianfaldoni, i rappresentanti di tutte le associazioni rappresentative delle imprese del settore (industriali, artigianali, commerciali, consorzi ecc.) agricolo e alimentare.
La firma è avvenuta nell’ambito di un convegno intitolato “La prevenzione collettiva: bilanci, riflessioni e prospettive”. I lavori del convegno hanno affrontato da varie angolature tutte le tematiche relative alla prevenzione nell’ambito della quale si colloca anche un più efficiente sistema di supporto e coordinamento degli interventi relativi alla sicurezza alimentare.
Il protocollo mira a creare un circuito virtuoso fra tutti i soggetti firmatari in modo da garantire sempre maggiore sicurezza alimentare semplificando e rendendo meno onerose le incombenze burocratiche per le imprese.
“Nelle strategie dello sviluppo delle politiche e dei sistemi di Prevenzione Collettiva – si dice fra l’altro nel documento – è necessario puntare ad una profonda trasformazione dell’organizzazione della macchina burocratica, valorizzando la responsabilità dell’imprenditore, dei professionisti, degli enti accreditati e riorganizzando le strutture e le risorse della pubblica amministrazione sotto l’attenta regia del sistema pubblico”.
“La salute pubblica – sottolinea ancora il documento – è un diritto dell’individuo e della collettività, la cui tutela non può essere messa in discussione da qualsiasi interesse o necessità di carattere meramente economico o di altra natura; la possibilità di perseguire un maggiore livello di sicurezza alimentare può conciliarsi con un minore aggravio di adempimenti a cui l’impresa è tenuta nell’esercizio delle sue attività; lo scopo fondamentale di crescita delle realtà produttive e del sistema toscano è meglio perseguibile attraverso un’azione coordinata e coerente tra i vari soggetti firmatari del presente accordo e il complesso convergente delle azioni messe in campo può determinare il successo dell’intero progetto di collaborazione”.