Cultura & Società
“Barbiana: il silenzio diventa voce”, mostra su Don Milani a San Casciano
San Casciano in Val di Pesa ricorda con una mostra il pensiero del priore di Barbiana a cento anni dalla sua nascita.
Una trentina di pannelli che ripercorrono la storia, il percorso religioso e umano, carica di umanità, altruismo, ricco di pensieri, opere e gesti al servizio dei più fragili. E’ l’evento espositivo dedicato a Don Lorenzo Milani “Barbiana: il silenzio diventa voce” che giovedì 3 agosto, alle ore 18, sarà inaugurato all’interno della Chiesa di Santa Maria sul Prato, la Chiesa dell’Arciconfraternita della Misericordia. La mostra, curata dalla Fondazione Don Lorenzo Milani e patrocinata dal Comune di San Casciano in Val di Pesa, rientra nel progetto di Giovanna Maria Carli per la Misericordia dal titolo “Don Milani Domani. Tutto è possibile” che vedrà la pubblicazione di un docufilm e di un libro in collaborazione con la Fondazione e il Comitato nazionale per il Centenario dalla nascita del priore di Barbiana.
“Un onore per noi – commenta il Governatore dell’Arciconfraternita Marco Poli – presentare insieme al Comune questa importante mostra che racconta la vita del priore, dalla sua giovinezza, dagli anni del seminario fino all’arrivo a Barbiana. Bellissima e importante esposizione accompagnata da un importante catalogo. Ringrazio Agostino Burberi e Lauro Seriacopi per la loro preziosa collaborazione, insieme a Giovanna e a tutti i volontari che hanno aiutato ad allestire i ventotto pannelli fotografici ed esplicativi collocati nella nostra chiesa e nel nostro poliambulatorio”.
Le fotografie, tutte originali e d’epoca, lavorate in digitale, permettono allo spettatore di seguire il cammino e la crescita di don Milani insieme ai suoi ragazzi. Giovanna Maria Carli intervisterà, nell’occasione, Piero Cantini, uno degli allievi di Barbiana che racconterà la sua storia di emancipazione in un non luogo d’Italia dove don Milani fu mandato in esilio e dove seppe, dal quel silenzio, far sentire non solo la sua voce ma anche quella dei suoi ragazzi. La mostra resterà aperta tutti i giorni fino al mese di settembre.
“Siamo felici di rendere omaggio a Don Lorenzo Milani – dichiara la vicesindaca Elisabetta Masti – dedicando uno spazio di primo piano al pensiero e all’opera del grande priore di cui ricordiamo in questa occasione speciale il profondo senso civico, il ruolo di educatore e di cittadino attivo e responsabile”. “E’ importante sottolineare – continua – quanto sia ancora attuale e urgente il messaggio rivoluzionario di Don Lorenzo Milani che voleva affermare una didattica aperta, inclusiva, attenta ai bisogni dell’altro, basata sulla realtà, sull’incontro con le fragilità, con i problemi effettivamente avvertiti dagli alunni”. “Ogni nostra azione – rimarca – deve fondarsi sul motto “I Care” per continuare a far crescere la comunità educante, occorre lavorare per costruire una scuola lungimirante e formativa, incentrata sui valori, sulla capacità di stare insieme in modo libero e consapevole, in grado di dare risposte reali ai bisogni veri della vita”. “Sono trascorsi 56 anni dalla pubblicazione di uno dei testi più noti di Don Lorenzo Milani “Lettera ad una professoressa” – conclude la vicesindaca – ritengo che il testo, mirato ad una rivoluzione pedagogica e sociale, abbia ancora molto da dire e da insegnare”.
“Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni sono la mia Patria, gli altri i miei stranieri”
da “Lettera ai cappellani militari” di Don Lorenzo Milani.