Toscana

Elezioni regionali: ecco come il Pd toscano selezionerà i candidati

I tempi. Fra il 23 e il 25 marzo le Direzioni dei Coordinamenti Territoriali saranno convocate per deliberare, con il voto favorevole dei 2/3 dei componenti,  una rosa di nomi (nella quale dovrà valere il principio della parità di genere e rispondere a criteri di radicamento territoriale, proiezione regionale, competenza, pluralità e apertura alla società) per i rispettivi collegi da sottoporre alla Direzione regionale che entro il 10 aprile dovrà votare le liste definitive per tutti i collegi. Tutte le date potranno essere soggette a variazione in funzione della data in cui saranno fissate le elezioni Regionali.

Due le modalità di presentazione candidature. Per presentare una candidatura alla direzione territoriale occorre che il candidato presenti una dichiarazione d’intenti anche in forma sintetica, e un numero di firme tra gli iscritti del suo collegio stabilito tra un minimo del 4% e un massimo del 6% dei tesserati certificati 2014 in almeno il 30% dei comuni  dell’ambito territoriale del collegio (nel caso del Collegio “Firenze città” in almeno il 30% dei circoli). Oppure il 15% di firme dei componenti dell’assemblea territoriale. Le firme vanno raccolte a partire dalle ore 9.00 del 9 marzo e fino alle ore 20 del 18 marzo 2015.

“Come Pd – ha detto il segretario Dario Parrini nel suo intervento – ci vogliamo presentare ai cittadini il giorno del voto con due doveri. Uno è quello di sfruttare al massimo lo spazio che la nuova legge regionale consente affinchè gli elettori abbiano la massima facoltà di scelta per il loro candidato, presentando quindi 80 candidati per i 40 posti disponibili. Cioè una possibilità di scelta molto più ampia del 2005 e del 2010 quando si fecero le primarie. Il secondo dovere che ci sentiamo di avere visto il ritorno alle preferenze è quello della sobrietà,evitare che ci siano ‘rodei’ dispendiosi in campagna elettorale. Ci siamo quindi imposti limiti rigorosi per quanto riguarda le spese e avremo un limite a 30 mila euro, il 20% in meno del limite esistente in tutte le altre regioni. Contemporaneamente – ha continuato Parrini- chiederemo a tutti i consiglieri regionali un grande impegno per costruire e divulgare il programma del Pd toscano. Al proposito ringrazio chi in queste settimane si sta impegnando a organizzare assemblee per discuterne e gli elettori che ci hanno scritto. Dimostriamo che il Pd è democratico di nome e di fatto. Altri partiti adottano invece procedure opache e meno trasparenti”.

Il segretario regionale ha anche dato il numero del tesseramento 2014: “Gli iscritti sono stati 43.580, cioè l’83% rispetto al 2012, ultimo anno senza congresso e per questo preso a paragone. “Il dato è molto confortante sopratutto perché le tessere sono arrivate a maggio, molto in ritardo rispetto agli altri anni. Quest’anno faremo in modo che inizi già a marzo l’attività di contatto dei nostri militanti” ha concluso Parrini.

“Saranno i territori i protagonisti di questo percorso aperto e trasparente, noi come Pd regionale – spiega il responsabile Organizzazione del Pd toscano Antonio Mazzeo – con il regolamento abbiamo definito un perimetro entro il quale i livelli locali del partito si potranno muovere per mettere in campo la lista migliore possibile e che esprima tutte le energie e i talenti dei vari territori. Una squadra di candidati rappresentativa della Toscana che noi siamo sicuri farà la differenza rispetto agli altri partiti”.