Toscana

Sanità: riforma del sistema sotto esame del Consiglio regionale

“Nella tre giorni di consultazioni abbiamo raccolto osservazioni, sottolineature, preoccupazioni – ha esordito il presidente – e intendiamo analizzare con puntualità ogni singola questione, dando la priorità al rafforzamento dell’entità territoriale, alla governance, ai dipartimenti, al rapporto ospedale-università, fino alla nomina dei commissari e vice-commissari”. “Entro il 3 marzo sarà possibile presentare emendamenti per migliorare la riforma – ha continuato Remaschi – e il 5 iniziare l’esame approfondito delle due proposte di legge di riordino, quella a firma Carraresi e Del Carlo, e l’altra della Giunta, per concludere il percorso in aula nella prima metà del mese prossimo, nella consapevolezza di una sfida che chiama tutti alla responsabilità”.

La seduta odierna, apertasi con l’illustrazione delle schede tecniche degli uffici consiliari, ha offerto vari spunti di riflessione.

“So bene di parlare alla luna e che questa legge arriverà al suo epilogo – ha affermato il vicepresidente Stefano Mugnai (Fi) – ma si tratta di un problema di metodo: su un tema come questo non possiamo fare un atto di fede”.

Per Marco Carraresi (Udc), che si è reso disponibile anche a ritirare il proprio testo e a lavorare sull’atto della Giunta, “l’interesse è l’obiettivo finale, quindi la razionalizzazione, che è positivo; una volta condivisa questa importante operazione si tratta di vedere quali cose fondamentali devono essere scritte e definite in legge”.

“E’ questa una scommessa importante per la nostra commissione – ha sottolineato Lucia Matergi (Pd) – siamo investiti di una grande responsabilità e spetta a noi ancorare il più possibile questa riforma alla sua fattibilità, incanalandola in percorsi che già da ora possiamo prevedere”.

Maria Luisa Chincarini (Gruppo misto), pur condividendo il ragionamento della collega Matergi, ha ribadito che “è nella burocrazia e negli enti inutili che si deve tagliare: nella battaglia sulle Società della salute non mi siete venuti dietro”, ha concluso.

“Credo che tutti abbiamo chiaro che questa riforma non è uno spot elettorale ma una necessità – ha affermato Simone Naldoni (Pd) – e all’interno di una discussione importante e delicata, tra audizioni, osservazioni e proposte emendative, metteremo le basi per riorganizzare dei servizi utili alla Toscana, dal punto di vista sociale e sanitario”.

Il percorso è già tracciato: la prossima tappa sarà giovedì 5 marzo, con la prima full immersion nei testi, in vista di una riforma che tenga conto di tutte le voci del mondo della sanità.