Toscana
Giovani e lavoro: una scuola che aiuta. In arrivo altri 4 ITS
In questi giorni negli uffici dell’assessorato regionale all’Istruzione si è infatti concluso, dopo un avviso pubblico per la presentazione delle candidature, l’iter che avvia la costituzione di nuovi 4 ITS con la partenza di altrettante nuove Fondazioni. A Grosseto (soggetto promotore l’istituto superiore “Leopoldo II di Lorena”) l’ITS si occuperà della filiera agroalimentare; a Viareggio (promotore l’istituto “Galilei-Artiglio”) la filiera del nuovo ITS sarà quella legata a nautica, trasporti, logistica. A Firenze l’ITS formerà tecnici specializzati in turismo e beni culturali (soggetto promotore l’istituto tecnico “Marco Polo”) mentre a Siena i tecnici del nuovo ITS (capofila l’istituto superiore “Tito Sarrocchi”) saranno formati per le sfide nella filiera della sanità.
I quattro soggetti promotori devono ora costituire altrettante Fondazioni e avviare, entro il prossimo 15 luglio presso la competente Prefettura, le procedure per il riconoscimento della personalità giuridica. Poi, entro l’anno, inizieranno le attività formative. “Ragazzi e famiglie – consiglia Bobbio – faranno dunque bene a tenere occhi aperti davanti a una concreta possibilità di studiare avendo buone chances di trovare un lavoro”.
In terra toscana operano già tre ITS: a Siena nell’ambito dell’efficienza energetica, a Scandicci nelle nuove tecnologie per il made in Italy con specifico riferimento al sistema moda, a Rosignano Marittimo ancora nelle nuove tecnologie per il made in Italy ma centrato sul sistema della meccanica. 75, al termine dei primi due bienni, gli allievi che si sono diplomati nei tre ITS toscani e 54 di essi (il 72%) hanno subito trovato un’occupazione che nell’81,5% dei casi è coerente con il profilo ottenuto. “Percentuali – commenta Bobbio – che si commentano da sole dimostrando in modo concreto l’importanza di questa nuova frontiera formativa”.
Ogni corso, di norma, ha 20/25 studenti e i nuovi percorsi toscani dovrebbero essere 7: uno per la filiera agroalimentare nel grossetano e due per ciascuna delle altre tre filiere. 7 i percorsi attivi nei tre ITS toscani già oggi operanti, per cui a partire dal prossimo anno scolastico, in Toscana questa particolare offerta formativa sta per essere raddoppiata.
In ogni ITS gli studenti devono frequentare dalle 1.800 alle 2.000 ore in quattro semestri: didattica in laboratorio, tirocini obbligatori – anche all’estero – per almeno il 30% del monte complessivo di ore. La metà dei docenti proviene dal mondo del lavoro e dalle professioni. Il titolo ottenuto (“Diploma di tecnico superiore”) si declina con ciascuna delle 6 aree tecnologiche in cui è ripartita questa nuova offerta formativa.
Una settantina, nelle Fondazioni costituite per sostenere i tre ITS toscani già operanti, i soci : istituti scolastici superiori, enti locali, aziende private e pubbliche, ordini professionali, università, istituti di credito. Da quando questa nuova tipologia formativa è stata concretamente avviata, in Toscana sono stati 189 gli studenti che ne hanno usufruito (77 nell’ITS senese sull’efficientamento energetico e 112 negli altri due ITS sul made in Italy).
In tutta Italia gli ITS a oggi attivi sono 74: la maggioranza (30) nelle nuove tecnologie legate alle varie forme di made in Italy, seguiti dalla mobilità sostenibile (12) e dall’efficientamento energetico (11). 9 gli ITS operanti nella formazione alle nuove tecnologie per i beni e le attività culturali; 7 nei nuovi mestieri legati a informazione e comunicazione; 5 nelle nuove tecnologie sulla vita. Maggiori informazioni sul sito Indire: http://www.indire.it/its/