Toscana
Naufragio Concordia, Schettino condannato a 16 anni, ma non andrà in carcere
Schettino è stato anche interdetto per cinque anni come comandante di nave e per sempre dai pubblici uffici. Il tribunale di Grosseto ha però respinto la richiesta avanzata dalla Procura di una misura di custodia cautelare in carcere per Francesco Schettino, perché non esiste, secondo i giudici, un concreto pericolo di fuga. A favore dell’ex comandante della Concordia, ha giocato anche «il comportamento» tenuto la fase processuale e il periodo dell’obbligo di dimora successivo al naufragio. Il tribunale ha anche rigettato ogni richiesta di misura cautelare nei confronti di Schettino, compresa quindi la più grave, la custodia in carcere, o anche il semplice ritiro del passaporto per il divieto di espatrio.
A numerosi superstiti del naufragio della Costa Concordia, il tribunale di Grosseto ha riconosciuto il risarcimento richiesto come parti civili. Per molti di loro, la cifra è di 30 mila euro. Anche Domnica Cemortan avrà questo risarcimento. Il tribunale ha condannato al risarcimento «Francesco Schettino e Costa in solido tra essi».
«Certamente faremo appello, 16 anni è una pena spropositata». Così l’avvocato Domenico Pepe, legale di Francesco Schettino, al termine della lettura della sentenza di condanna per il naufragio della Costa Concordia. «Se ho sentito il mio assistito? Ancora no», ha aggiunto.