Toscana
Prato: ministro Boschi, «all’ombra dei nostri campanili facciamo cose che piacciono al mondo»
Insieme al ministro i rappresentanti delle istituzioni locali: il Prefetto Maria Laura Simonetti; il presidente della Camera di Commercio Luca Giusti; la presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato Fabia Romagnoli; il vescovo di Prato monsignor Franco Agostinelli; il sindaco del Comune di Prato e presidente della provincia, Matteo Biffoni.
«C’è un doppio filo che lega le nostre realtà imprenditoriali ai contesti e alle tradizioni produttive in cui sono inserite: all’ombra dei nostri campanili facciamo cose che continuano a piacere al mondo» ha detto il ministro Maria Elena Boschi dal palco durante la premiazione. «Occorre lavorare insieme – ha aggiunto – perché solo lavorando insieme e remando tutti nella stessa direzione si esce dalla crisi. C’è a volte la sensazione che lo Stato voglia ostacolare lavoratori e imprenditori, ma il governo vede gli imprenditori non come un oggetto da guardare con diffidenza ma come una risorsa importante, da accompagnare per uscire insieme dalla crisi. Ci sono i primi segnali di ripresa, sono ancora insufficienti ma siamo sulla buona strada, l’Italia si è rimessa in moto».
«Lo “Stefanino” è un premio significativo», ha sottolineato il sindaco Matteo Biffoni. «Non è solo una celebrazione ma anche la rappresentazione di quello che è la nostra realtà oggi: Prato ha iniziato a diventare una eccellenza anche in altri settori oltre al tessile. Questo – ha aggiunto Biffoni – è un premio intelligente che fa riferimento alla capacità economica ma soprattutto anche alla capacità imprenditoriale a 360 gradi delle imprese. La presenza del governo questa mattina ci carica ancora di più di responsabilità: questo territorio deve tornare ad essere locomotiva, Prato può ancora essere leader».
«Questo è un premio alla speranza e un incentivo al futuro», ha detto il vescovo Franco Agostinelli. «La scelta è sempre difficile, ci sarebbero anche tante altre aziende che meritano riconoscimento e questo è un bel segnale per questo territorio». Il vescovo ha poi rivolto un sentito ringraziamento a Giovanni Masi, seduto tra il pubblico, che è stato il primo ideatore e promotore del premio.
Per il presidente della Camera di Commercio, Luca Giusti, «lo “Stefanino” è un riconoscimento che valorizza le aziende che operano sul territorio di Prato per un modo di lavorare che è una costante nel tempo. Noi crediamo che questa città possa riportare al centro il lavoro con tutta la sua dignità». La presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Fabia Romagnoli, ha sottolineato che l’importanza del riconoscimento consiste nel «riportare al centro il valore etico e sociale dell’impresa, di cui troppo spesso di perde consapevolezza e che invece è un punto fondamentale come ci ricordano i padri dell’industria».
Durante la cerimonia di premiazione sono stati mandati in onda i video realizzati da TvPrato all’interno delle aziende vincitrici.
Il senso del «Premio Santo Stefano per lo sviluppo del lavoro a Prato»
Questa onorificenza ha un valore morale e non economico: nasce dalla volontà di conferire un pubblico riconoscimento alle imprese che si sono distinte per la tenuta ed il rilancio del lavoro a Prato, all’insegna dell’etica del lavoro e della solidarietà sul territorio, nonché per la particolare sensibilità ed apertura all’innovazione. «Lo spirito dell’iniziativa – per usare le parole del comitato promotore – è quello dell’amore per Prato, che tutti deve unire, e della volontà d’incoraggiare la sua ripresa economico-sociale e morale».
Per operare una scelta tra le aziende meritevoli è stato istituito un Comitato promotore costituito dai rappresentanti del Comune, della Provincia, della Camera di commercio, della Fondazione Cassa di Risparmio e della Diocesi. Il comitato – oltre a formulare un atto costituivo ed un regolamento – si è avvalso della collaborazione di un gruppo di persone esperte sul piano economico e professionale appartenenti alla società civile pratese.