Oggi 3 membri della giuria (Paolo Della Sega, Jordi Pardo Rodriguez e Anu Kivilo) sono venuti a Siena per un incontro ufficiale con la città e tutte le sue espressioni, alla vigilia della decisione finale, prevista il 17 ottobre.Il presidente della Regione li ha incontrati al Museo civico, nella sala che ospita il ciclo di affreschi del Lorenzetti sugli “effetti del buongoverno in città e nelle campagne”, insieme ai massimi rappresentanti delle istituzioni, della cultura, dell’economia e della società civile senese.“Sono due i motivi di fondo per cui abbiamo deciso di sostenere questa sfida di Siena – ha esordito Rossi – innanzitutto la fase di criticità economica vissuta da questa città e quindi la possibilità che da questa candidatura nascano opportunità di rilancio. E, associata a questa, la necessità di Siena di uscire da una identità monoculturale troppo legata alla finanza per allargarsi a nuove prospettive”.“Inoltre, ed è il secondo motivo, il progetto elaborato da Siena per la sua candidatura a capitale europea della cultura esprime una visione generale della cultura che condividiamo profondamente e secondo la quale non è sufficiente pensare alla conservazione del patrimonio, ma occorre costruire un contesto dentro cui la cultura possa alimentare una dimensione diversa dello sviluppo economico. Come Regione abbiamo deciso di supportare questo progetto con 40 milioni di investimenti; a questi si potranno poi aggiungere i 35 milioni dei fondi comunitari Por che saranno destinati alla valorizzazione delle realtà culturali più attrattive della Toscana”.Nell’ottica di uno sviluppo turistico e economico di qualità connesso alle radici culturali il presidente ha poi sottolineato la connessione tra questa candidatura e l’iniziativa della Regione che ha consentito la messa in sicurezza dell’intero tratto toscano della Via Francigena: “In questo modo – ha detto – abbiamo creato un’opportunità di valorizzazione per tante parti della Toscana attraversate dal sentiero ma sin qui poco conosciute”. “Intorno a questo sentiero – ha aggiunto – potranno crescere occasioni di sviluppo, soprattutto per i giovani: dalla crisi, ne sono convinto, si esce passando attraverso sentieri nuovi ma anche recuperando quelli antichi, abbandonati per tanto tempo. Come questo. E Siena, ecco la connessione, è il caposaldo toscano della via Francigena”.Sono sei complessivamente, con Siena, le candidate selezionate dalla giuria per il titolo di Capitale europea della cultura 2019: si tratta di Cagliari, Lecce, Matera, Perugia, Ravenna e Siena. La città toscana oggi ha offerto alla delegazione dei giurati uno spaccato significativo di ciò che è e di ciò che si impegnerà a fare attraverso un serrato percorso di incontri, visite, manifestazioni organizzate ad hoc. In una città resa ancora più bella dal sole di settembre, dappertutto si notavano richiami all’evento: il logo di Siena Eu 2019 era presente ovunque, in manifesti e locandine e sin nelle t shirt indossate in tutti i locali pubblici. La città ha voluto offrire un’immagine di presenza e di coinvolgimento a sostegno di un titolo prestigioso che darebbe un contributo significativo alla ripresa dell’economia locale ma che, come ha detto Rossi, “potrà avere ricadute positive su tutta la Toscana”.