Toscana

Route Agesci: 33 mila bocche da sfamare ogni giorno. Ecco come

Le razioni di cibo – ci spiega Stefano Borsi, capo scout impegnato nella gestione del vettovagliamento – sono distribuite ad ogni comunità in due soli momenti: all’alba, intorno alle 5.30 – 6, viene portata la colazione (succhi di frutta, biscotti, marmellate, fette biscottate) e pranzo, alle ore 17.30 – 18 la cena. Niente cibi caldi, non si sarebbe conservati e le alte temperature forse nemmeno lo richiedono, ma insalate di riso, farro, panini con affettati, parmigiano reggiano, frutta fresca, polpa di frutta. Confezioni  biodegradabili e comunque raccolte nelle aree di raccolte differenziata dei rifiuti. 

La ditta fornitrice: la Camst di Bologna,  a sua volta attinge da singoli fornitori: i loro nomi sono stati valutati da una apposita commissione, confrontati con la «Guida al consumo critico» (il suo estensore, Francuccio Gesualdi, abita a Vecchiano, in provincia di Pisa) e tutti promossi. Qualche numero: il 31% di quello che mangeremo – stimano gli scout – è certificato biologico, il 38% proviene dalla Toscana, l’85% dei prodotti segue una filiera corta, ovvero arriva dal produttore alla tavola in appena due passaggi (e con ridotte emissioni di anidride carbonica). Dei 33mila rover scolte e capi presenti, 2700 necessitano di diete speciali, che vengono distribuite direttamente in loco.

Gli avanzi? Vengono ritirati dalla San Vincenzo de’ Paoli e della Caritas e portati alla Cittadella della solidarietà, oppure in alcune cooperative sociali di Lucca e di Pietrasanta.