Toscana

La crisi economica incide sulla vita degli adolescenti toscani

Cisl ha intervistato oltre mille studenti delle scuole superiori della provincia di Pisa. Ecco i risultati più interessanti.

I GIOVANI DI FRONTE ALLA CRISI Quanto la crisi ha inciso sul budget a disposizione della tua famiglia? Almeno un po’ per un giovane su due, molto per 18 ragazzi su cento. Come ha inciso nel vostro stile di vita? Il 67% dei ragazzi afferma di aver rinunciato a diversi acquisti, il 45% di aver ridotto la frequenza con cui andava a mangiare fuori con gli amici, il 28% ha rinunciato alle gite scolastiche, il 24% ha rinunciato a qualche serata in discoteca, il 17% all’attività sportiva. 

IL FUTURO Come gli studenti immaginano il loro futuro? Cosa pensano di fare dopo la maturità? Tre su dieci vorrebbero da subito iniziare a cercare lavoro, altri tre su dieci vorrebbero iscriversi all’università, il 21% non ci hanno ancora pensato. Qualcuno ti sta aiutando nella scelta? Lo fa la famiglia nel 67% dei casi, la scuola in un caso su tre, mentre un ragazzo intervistato su quattro dice di confrontarsi su questo tema con amici. 

I VALORI E LA FIDUCIA I giovani intervistati dicono di credere molto nella famiglia (in una scala da uno a dieci la famiglia si prende un bel 9,5), più ancora che nell’amicizia (9). Indagati sulla fiducia nutrita verso gruppi o istituzioni, i giovani promuovono pienamente le associazioni di volontariato (7,4 in una scala da uno a dieci), danno la sufficienza alla scuola (6,1), mentre bocciano tutte le altre istituzioni.

L’APPROCCIO AL LAVORO Hai mai usufruito di stage di formazione in un’azienda? Hanno risposto sì il 58% degli intervistati, no il 42%. E di tirocini formativi e di orientamento? No nel 66% dei casi, sì nel 33%. Frequenti corsi di approfondimento organizzati dalla scuola ma non obbligatori per il tuo percorso di studi? Hanno risposto sì il 54% degli studenti intervistati, no il 46%. Hai mai svolto lavoretti occasionali? Il 78% lo ha fatto. 28 su cento hanno lavorato almeno due mesi di seguito, l’8% tre o più mesi di seguito. Secondo te cosa conta di più oggi entrare nel mondo del lavoro? Il 43% dei ragazzi sostiene come sia importante conoscere  persone che contano, il 37% essere preparati, il 34% avere motivazioni personali e spirito di iniziativa, il 26% avere fortuna.

DIPENDENTE O IN PROPRIO? Potendo scegliere, dove preferiresti lavorare? Il 40% dice che vorrebbe lavorare in proprio, il 22% come dipendente nel settore pubblico, il 16% come dipendente nel settore privato. Il 21% non ha saputo rispondere. 

IL SINDACATO Hai mai sentito parlare di sindacato? Ha risposto sì l’85% dei giovani intervistati. L’81,7% conosce il nome della Cgil, il 77,8% quello della Cisl, il 40,8% ha sentito parlare almeno una volta di Uil, il 28% di Cobas o Unicobas, l’1% di altri sindacati (Gilda, Snals,Ugl). Di sindacato hanno letto sui giornali o hanno sentito parlare da radio e tv (66%), in famiglia (nel 55% dei casi), a scuola (43,4%) o hanno letto su internet (23%). Secondo te a cosa serve il sindacato? Tutela i lavoratori in un’azienda per il 32% dei giovani intervistati, opera per migliore le condizioni di lavoro di tutti per il 22% dei casi, mentre il 18 dei giovani non sa a cosa possa servire. Secondo te cosa potrebbe offrire un sindacato a chi ancora non lavora? 29 giovani su cento chiedono corsi di orientamento al lavoro, 56 su cento aiuto e sostegno nella ricerca del lavoro. 

Le indicazioni offerte dai giovani saranno adesso approfondite dal sindacato Cisl in gruppo di studio. Dare risposte è una nostra priorità – la promessa del segretario provinciale Gianluca Federici.