Toscana

Regione, 3 milioni e mezzo per riqualificare i lavoratori di aziende in crisi

Fra i progetti ammissibili sono previsti interventi di formazione rivolti ad imprese in cui siano stati sottoscritti contratti di solidarietà, sulla base di accordi sindacali, per l’aggiornamento o la qualificazione dei lavoratori.

E ancora, sono previsti interventi formativi a favore di lavoratori di imprese coinvolte da processi di ristrutturazione aziendale (in cassa integrazione, mobilità, provenienti da imprese in crisi), nonchè di lavoratori di aree e settori in crisi. Fra queste tipologie rientrano anche le imprese che attuano programmi di reindustrializzazione. Uno dei requisiti necessari per usufruire dell’intervento da parte delle imprese impegnate nella reindustrializzazione è l’assunzione, a tempo indeterminato, di un minimo di dieci lavoratori.

«Abbiamo deciso di concentrare – commenta l’assessore Simoncini – le risorse di due importanti leggi nazionali finalizzate alla formazione continua dei lavoratori, la 553 del 2000 e la 236 del 1993, su interventi che ci consentono di avere un ulteriore strumento per fronteggiare anche sul fronte della formazione gli effetti della crisi che ancora si fanno pesantemente sentire sull’economia toscana. La formazione è un elemento chiave per aggiornare il bagaglio di competenze dei lavoratori e per aiutare le imprese a mettersi al passo con i mutamenti del mercato e ad attuare processi innovativi indispensabili per consolidarsi e ricominciare a crescere, creando così le premesse per la creazione di nuovi e qualificati posti di lavoro».

Gli indirizzi si concretizzeranno in un bando che la Regione emanerà entro breve.

Nella delibera approvata dalla giunta sono previste anche due ulteriori azioni formative. La prima prevede, grazie a complessivi 200 mila euro, finanziamenti di voucher individuali per un masimo di 1500 euro ciascuno, destinati a lavoratori di imprese del settore terziario e del turismo. Un ultimo punto, finanziato con circa 100 mila euro, riguarda l’attività di formazione per i militari volontari congedati in ferma breve o prefissata, che sarà finanziata tramite la carta ILA (individual learning account), gestite dalle Province per un importo massimo di 2500 euro a carta.