Toscana

Un’unica Cisl per Lucca, Massa Carrara e Pistoia

Un’unica struttura Cisl per le province di Lucca, Massa Carrara e Pistoia, per un sindacato con meno ufficiali e più soldati, a fianco di lavoratori e pensionati. Lo ha deciso il Consiglio Generale della Cisl Toscana, riunito oggi a Firenze alla presenza del segretario nazionale Raffaele Bonanni, accogliendo la proposta in tal senso formulata dal segretario generale toscano Riccardo Cerza. L’unione approvata oggi segue quelle già attuate in primavera tra Firenze e Prato e tra Siena e Grosseto.

«In pochi mesi –ha detto Cerza- abbiamo iniziato a fare quello che la politica promette a vuoto da anni, accorpando 7 strutture provinciali e riducendo da 10 a 6 le segreterie territoriali, mentre le Province sono ancora tutte al loro posto e dei tagli dei costi della politica si sente solo parlare. Chi non perde occasione per criticare ‘i sindacati’ dovrebbe riconoscere che in Italia c’è ‘un sindacato’, la Cisl, che certe cose ha il coraggio di farledavvero e prendere esempio da noi». «E non ci fermiamo qui –ha aggiunto il segretario toscano-. Le strutture territoriali Cisl in Toscana dovranno diventare 4 e lo stesso processo di aggregazione riguarderà le Federazioni di categoria, sempre con l’obiettivo di rendere il sindacato più snello e funzionale, a fianco di lavoratori e pensionati. Un sindacato insomma con meno ufficiali e più soldati».

Il cambiamento – ha spiegato Cerza – deve riguardare non solo la Cisl, ma tutto il sindacato confederale che «deve assumersi la responsabilità delle scelte e degli accordi, abbandonando, per sempre, la scorciatoia della cinghia di trasmissione e dell’agire solo come agenzia di pressione e agitazione». «Il 2014 – ha aggiunto il segretario Cisl – si presenta con il suo carico di preoccupazione dato dalla situazione economica generale, con contraddizioni irrisolte e nodi del sistema-paese che stanno giungendo al pettine. Ma potrebbe essere un anno di novità, in cui mandare a sintesi i cambiamenti rimasti fermi e chiudendo la lunga stagione di transizione avviata nel 1992»

Tra i primi traguardi per il nuovo anno in Toscana, Cerza ha indicato la sottoscrizione con la Regione di un Patto per lo sviluppo, «partito da un’idea presente nella nostra relazione congressuale, per rimettere al centro della Toscana il lavoro, non solo fonte di reddito ma strumento di costruzione di una società giusta e coesa. Un provvedimento molto leggero che, con concretezza, prova a indicare alcuni provvedimenti per aiutare il manifatturiero toscano».