Toscana

Toscana: da Regione 2,4 milioni per «buoni servizio» a mamme

I buoni potranno essere spesi a partire dal prossimo settembre e per tutto l’anno educativo 2013/2014, cioé fino al luglio 2014 e ciascuna madre assegnataria potrà beneficiare fino a un massimo di 250 euro mensili. «E’ un modo concreto per affermare principi generali ma troppo spesso dimenticati – dice la vicepresidente della Regione Toscana e assessore all’istruzione Stella Targetti – e per aiutare le madri toscane nei loro progetti per conciliare vita familiare e vita lavorativa».

Sono i Comuni, singoli o associati, a dover presentare alla Regione specifici «progetti di conciliazione», e sono le donne, residenti in quei Comuni, a essere destinatarie delle risorse. Per Comuni interessati si intendono quelli nei quali sono presenti liste di attesa per i servizi comunali all’infanzia, ma possono farsi avanti anche Comuni dove i servizi per la prima infanzia non abbiano titolarità comunale. In questa ipotesi il Comune dovrà seguire un iter specifico: adottare un avviso comunale rivolto a donne residenti con bambini in età utile e, in seguito, redigere una apposita graduatoria in base a determinati criteri.