Toscana
Siena: un centrodestra diviso sfida Valentini per il dopo Ceccuzzi
In corsa, come detto, otto nomi. Tanti, forse troppi, per sperare in un esito definitivo al primo turno. In attesa del verdetto lo schieramento di partenza vede come favoriti due candidati: Valentini e Neri. Partiamo col primo. Bruno Valentini, sindaco di Monteriggioni dal 2004, si presenta alle amministrative dopo aver vinto le primarie del centro-sinistra. Esponente del Partito democratico, e appoggiato da Sel e dalla lista civica Siena Cambia, ha fatto del rinnovamento il suo punto di forza in campagna elettorale. Una scelta che si è già rivelata vincente alle primarie. Sarà così anche per le prossime votazioni? Molto dipenderà anche dalla forza dei suoi avversari. Primo fra tutti, Eugenio Neri, il chirurgo classe ’63 indicato da molti come possibile sorpresa. Dalla sua, Neri può contare sull’effetto-novità (elemento spesso determinante per attirare il voto degli indecisi) e sul sostegno – trasversale ed eterogeneo – di quattro liste civiche e del Pdl. Nel frattempo però, la campagna elettorale di Neri ha subito un brutto contraccolpo a seguito dell’improvvisa rottura con Marco Falorni. La decisione di quest’ultimo di candidarsi a sindaco, potrebbe infatti costare caro alle ambizioni del chirurgo senese. Già, perché Falorni – fondatore e leader di Impegno per Siena – è un politico di lungo corso, capace di far convergere su di sé visioni politiche anche distanti tra loro (basti pensare che a sostenerlo, oltre all’area moderata di centro ci sarà anche la Lega Nord). Cattolico, una vita spesa nel Movimento Cristiano dei Lavoratori, Falorni, durante la gestione-Ceccuzzi, ha dato vita ad una strenua opposizione. E in sede di ballottaggio (uno scenario più che prevedibile a fronte della frammentazione politica senese) i suoi voti potrebbero risultare decisivi.
Un caso analogo è rappresentato da Enrico Tucci, un passato nel Pdl, ma oggi «cavallo scosso» pronto a dare battaglia al grido di «Riprendiamoci Siena». Delusi del centro-destra e indecisi potrebbero far confluire su di lui la loro preferenza. E che dire di Mauro Marzucchi, consigliere comunale dal 1993, già assessore al bilancio e ai lavori pubblici, e vicesindaco dal 2006? La sua è la candidatura con più esperienza alle spalle. Attenzione però: se alle urne dovesse prevalere una linea di discontinuità rispetto al recente passato, il curriculum di Marzucchi – paradossalmente – potrebbe rivelarsi un boomerang. Gli altri candidati, al momento, sembrano partire un gradino dietro: vedi Alessandro Corsini di 53100 (la neonata lista civica che fa della senesità e dell’attenzione alla cultura i suoi due punti di forza); o Laura Vigni, sostenuta dalla sinistra, che già alle elezioni del 2011 avanzò la sua candidatura, senza però ottenere un grande risultato. Chi invece potrebbe ribaltare l’esito delle ultime amministrative senesi è Michele Pinassi, del Movimento Cinque Stelle. Complice l’exploit grillino alle scorse politiche (a Siena il M5S raggiunse il 20% dei consensi), Pinassi potrebbe ottenere molti più voti di quanti riuscì a conquistarne due anni fa. Basteranno per vincere? La risposta è tutta nelle mani degli elettori.